28 Apr, 2022 - 15:27

Epatite infantile, mistero intorno all'infezione

Epatite infantile, mistero intorno all'infezione
L'epatite infantile continua a rimanere un mistero. L'infezione, che sta colpendo solamente i bambini, è stata segnalata in varie parti del mondo. I casi confermati sono circa 200 e le prime segnalazioni sono arrivate dal Regno Unito, dove le infezioni avrebbero superato le 100 unità. Quello che, però, sta preoccupando è il fatto che non sono stati riscontrati i comuni sintomi da epatite.

Le varie ipotesi riguardo l'epatite infantile

In un comunicato dello scorso 23 aprile, l'OMS aveva comunicato che, in tutti i casi segnalati, l'età dei soggetti era compresa tra 1 mese e 16 anni e che il 10% di questi avevano richiesto un trapianto al fegato. Ma quello che più preoccupa è l'alone di mistero attorno alla sua origine. In nessuno dei soggetti positivi sono stati riscontrati i virus che, comunemente, causano l'epatite virale acuta. Le teorie continua a moltiplicarsi e sono diversi gli esperti che hanno comunicato la propria idea a riguardo. Tra questi c'è anche Lorenzo D'Antica, direttore dell'unità di ematologia, gastroenterologia e trapianti pediatrica del Giovanni XXIII di Bergamo. Secondo il dottore è "poco probabile che il responsabile sia l'adenovirus", posizione opposta al microbiologo Andrea Crisanti. Lo stesso Crisanti ha poi sottolineato come "si dovrebbe indagare maggiormente su un possibile ragione immunitaria, in quanto, le misure di restrizione potrebbero forse aver ritardato il momento in cui i bambini contraggono malattie comuni."  Un'ultima ipotesi, seppur prontamente smentita dall'Istituto Superiore di Sanità, era quella di un collegamento con il vaccino anti-Covid. La motivazione di ciò è perché, stando alle parole dell'Istituto, "nella quasi totalità dei casi in cui si è a conoscenza, i bambini colpiti non erano vaccinati e che l'adenovirus contenuto nei vaccini in alcuni Paesi - tra cui l'Italia - è geneticamente modificato in modo tale da non replicarsi nelle cellule del nostro organismo." L'origine del virus, però, resta ancora adesso sconosciuta, destando grande timore in tutta la comunità scientifica.
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Giorgio Mastrogiacomo
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