02 May, 2022 - 12:33

Stop Green Pass: i lavoratori stranieri salvano il raccolto in Puglia

Stop Green Pass: i lavoratori stranieri salvano il raccolto in Puglia
La notizia dei nuovi cambiamenti in ottica green pass sorride particolarmente alla Puglia ed al settore dell'agricoltura in particolare. Il motivo è legato ai tanti lavoratori stranieri che negli ultimi tempi non avevano potuto lavorare ai campi pugliesi a causa del non riconoscimenti dei diversi vaccini.Molti di loro, difatti, erano vaccinati secondo il regime sanitario in vigore nei propri Paesi per cui presentavano i vaccini con Sinovak o Sputnik, non riconosciuti in Italia. Le novità introdotte dal 1 Maggio hanno però favorito la reintegrazione dei lavoratori oltre a combaciare con un momento della stagione in cui la domanda di lavoro è davvero alta.Le attività principali riguarderanno sia la semina che la raccolta delle principali produzioni di frutta, un asset che in terra pugliese è prioritario.

Green Pass in Puglia: i prossimi passi per i lavoratori stranieri

La Puglia potrà contare sul supporto dei tanti lavoratori stranieri per salvare il raccolto della propria agricoltura ma adesso toccherà velocizzare i flussi. In particolare, occorrerà anticipare il rilascio dei nulla osta per permettere agli extracomunitari di entrare in Italia e di mettersi al servizio delle aziende agricole nel breve termine.Ricordiamo che in Puglia sono circa 39mila i lavoratori impiegati nel settore agricolo. Questa cifra rappresenta un quarto del Made in Italy, a dispetto della manodopera italiana che invece fatica ad arrivare. Le principali mansioni rivolte ai lavoratori stranieri riguardano la raccolta dei pomodori, degli asparagi e dei carciofi ed il lavoro nelle stalle.Le stime riportate sono tutte emanate dalla Coldiretti Puglia che ha voluto sottolineare la necessità della manodopera straniera e ricordare quanto il Covid abbia rischiato di mettere in ginocchio l'agricoltura pugliese. Adesso la sfida è inserire degli ammortizzatori che possano favorire l'inserimento nel lavoro anche di giovani italiani e pensionati, anche perché i lavoratori stranieri sono tendenzialmente stagionali, facendo quindi ritorno in patria al termine del loro contratto determinato.
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Davide Cavallo
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