Clamorosa svolta nel processo Mps (Monte Paschi di Siena) in appello. La Corte d'Appello di Milano ha infatti assolto tutti i 16 imputati, ribaltando così la sentenza di primo grado. Tra di loro l'ex presidente Mps Giuseppe Mussari e l'ex dg Antonio Vigni, ma anche alcuni istituti bancari. Cadono dunque le accuse di manipolazione del mercato, falso in bilancio, in prospetto e ostacolo all'autorità di vigilanza per coprire le perdite registrate dalla banca tra il 2008 e il 2012 dopo l'acquisizione di Antonveneta. Vengono inoltre annullate le confische agli enti per un totale di circa 150 milioni.
Insieme a lui anche l'ex direttore generale Antonio Vigni e le banche Deutsche Bank AG, la sua filiale londinese e Nomura. Anche i legali di Vigni possono sorridere:
"È stata fatta giustizia. Grazie alla corte di Appello di Milano per questa decisione che finalmente restituisce ad Antonio Vigni la serenità che meritava. Anni di sofferenza vengono spazzati via da questa sentenza che afferma la sua totale innocenza".
Il nuovo scenario getta nuove ombre sul processo di privatizzazione di Mps, alla disperata ricerca di salvezza. Fonti governative confermano il progressivo abbandono del Ministero dell'Economia e delle Finanze, oggi in possesso del 64% delle quote societarie.