23 May, 2022 - 14:26

Kiev, il soldato Vadim Shishimarin condannato all'ergastolo

Kiev, il soldato Vadim Shishimarin condannato all'ergastolo
Il tribunale di Kiev si è riunito questa mattina e ha condannato all’ergastolo Vadim Shishimarin, il 21enne incriminato per l'omicidio di un civile ucraino lo scorso 28 febbraio. Il giovane soldato russo diventa dunque il primo militare a essere processato in Ucraina per crimini di guerra dall’inizio dell’invasione, dopo essersi dichiarato colpevole del fatto alla seconda udienza. Accolta dunque la richiesta del procuratore generale di Kiev Irina Venediktova, mentre il portavoce del Cremlino Dmytro Peskov si dice dispiaciuto per l'epilogo processuale.
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Ukrainian court sentences Russian soldier to life in prison for killing civilian https://t.co/Y9375A8HDz pic.twitter.com/FfDbbA1V2L — Reuters (@Reuters) May 23, 2022

Vadim Shishimarin, due spari che valgono un ergastolo

Si chiude con la condanna all'ergastolo il primo processo per crimini di guerra in Ucraina contro Vadim Shishimarin. Il giovane soldato russo era comparso per la prima volta davanti al giudice una settimana fa, con l'accusa di aver ucciso un civile ucraino disarmato, il 62enne Oleksandr Shelipov. L'uomo si trovava in bicicletta a due passi dall'abitazione, quando aveva incrociato il commando di Shishimarin in fuga dalla regione di Sumy. Dopo un iniziale silenzio, Shishimarin si è dichiarato colpevole lo scorso 18 maggio, confessando l'accaduto. Secondo la testimonianza, i superiori gli avrebbero ordinato di sparare all'uomo, poiché quest'ultimo aveva riconosciuto la livrea tipica dell'esercito di Mosca. Nonostante un po' d'incertezza, il 21enne ha freddato il civile con due colpi alla testa. Non è bastata l'attenuante a rendere meno severa la pena e nemmeno la giovane età dell'imputato. Una decisione presa in un istante che ha cambiato la sua vita.

Si cerca di capire quanti soldati russi saranno processati per crimini di guerra

Al processo presso il Tribunale superiore di Kiev era presente anche la moglie di Shelipov, immediatamente accorsa in strada al momento degli spari. La donna ha ricevuto il perdono del giovane soldato, tuttavia ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito. A questo punto si attende di capire se la procuratrice generale ucraina Irina Venediktova intenderà procedere con i prossimi imputati. Stando alle recenti dichiarazioni, sarebbero almeno 41 i soldati russi potenzialmente accusabili di crimini di guerra, ma solo quattro di loro sarebbero attualmente in custodia. Nel frattempo anche la Corte penale internazionale dell’Aia, il principale tribunale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità, sta svolgendo un'indagine parallela per accertare eventuali crimini di guerra compiuti dall’esercito russo in Ucraina.
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Mattia Polver
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