Alla fine degli anni ’80 i film in sala descrivevano gli anni 2000 con robot, macchine volanti e navicelle spaziali. Un Pianeta all’avanguardia di diritti e tecnologie utilizzate per il bene comune. Per l’avanzamento della società. Anno 2022: Boiler Summer Cup. Cellulari ultramoderni per riprendere dei ragazzi che ‘addescano’ ragazze ignare di essere riprese e di far parte di un gioco.
Boiler Summer Cup. Una nuova challenge su Tik Tok
Non si parla di politicamente incorretto, né tanto meno di un momento di incoscienza degli adolescenti che praticano questo gioco. Si parla di
bodyshaming, grassofobia, misoginia e cyberbullismo. Non ci sono valori, non c’è empatia con le ragazze viste come ‘scaldabagni’ e non c’è sentimento.
L’importante è portarsi a casa un trofeo, una medaglia o come accade in questa challenge, l’
etichetta da Capo Branco.Una cosa è sicura. Negli ultimi anni le nuove generazioni si stanno avvicinando al mondo dei social sempre più giovani. È quindi molto facile trovare profili Instagram, Facebook o Tik Tok di ragazzi di 11 o 12 anni. Il problema nasce perché molto spesso le due realtà (quella virtuale e quella reale) vengono confuse e interconnesse. Se non si hanno così molti
like o followers si crede di non essere abbastanza per la società.Non basta più quindi essere sé stessi e far parte di un gruppo. Serve sempre più approvazione attraverso cuori o pollici alzati sulle piattaforme social. Altrimenti ci si sente ‘nessuno’ e si pensa di poter, da un momento all’altro, essere tagliati fuori dal gruppo.
Un problema alla base di questa società
La Boiler Summer Cup è quindi una trovata giovanile per sentirsi parte integrante di una comitiva, a discapito di una ragazza ‘fuori forma’ secondo gli standard societari. E come nella scienza, che a ogni azione corrisponde una reazione, anche nel mondo del web questo gioco ha azionato un sistema. Quello della condivisione e della generale indegnità. Molte blogger e influencer hanno infatti sollevato la questione cercando di attivare uno sorta di scudo mediatico. Verso chi? Verso coloro che ancora non si sono accorti che senza un cambio di paradigmi, di pubblicità, film o cartelloni pubblicitari dove la bella e magra presenza è ‘tutto’, non si va da nessuna parte. Ne parleremo lunedì 30 maggio alle ore 16.35 a Pomeriggio con Noi su
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