La vitamina D fa bene, ci fa bene e dobbiamo impegnarci ad assumerla con regolarità. E' quanto è emerso in questi mesi di discussione pubblica sul tema e nell'ottica di fornire sempre più informazioni sulla prevenzione della salute di ognuno di noi. Dobbiamo iniziare a volerci bene già a tavola. Perseguire una corretta e sostenibile alimentazione, infatti, ci mette in condizione di evitare di stressare troppo alcuni organi come lo stomaco, il cuore, il pancreas e il colon. In questo quadro è prezioso sapere che assumiamo poca vitamina D e come ovviare al problema.
La ragione per la quale non sappiamo quando assumere la vitamina D è che, in natura, sono rare le fonti alimentari di vitamina D. Basterà un esempio per capire più a fondo:
Da qui si arriva alla prima certezza che, senza dubbio, è la necessità di esporsi alla luce del sole. Un gesto che rappresenta per il nostro organismo una fonte di vitamina D, però, non priva di controindicazioni:
Compreso il motivo per cui l’assunzione di un integratore alimentare a base di vitamina D sia fortemente consigliata dai medici, c'è da chiedersi come assumerlo correttamente. Secondo gli esperti:
Non solo. Una bassa presenza di vitmina D nel corpo può compromettere la qualità delle ore notturne di sonno. In merito si dice:
La letteratura scientifica sembra essere ancora incerta su quanto forte sia la connessione ma è indubbio che ci sia. Fino ad ora, alcuni studi hanno dimostrato che la vitamina D sia coinvolta nel processo di produzione della melatonina, l’ormone che regola il ritmo circadiano e le fasi del sonno; sembrerebbe anche che una carenza di questo elemento sia responsabile di un sonno breve e disturbato, ma sono necessari ulteriori studi in questo senso per attestare l’effettivo collegamento fra vitamina D e sonno.
Bisogna ancora aspettare un po’ per questo punto ma intanto iniziamo a capire quando assumere la vitamina D nell’arco della nostra giornata. Anche perché lo Stato sta iniziando a capire che questa vitamina è davvero preziosa per tutti noi.
E' possibile richiedere il rimborso di farmaci a base di Vitamina D, lo stabilisce la nuova nota 96. Al suo interno sono escluse tutte le prescrizioni per malattie che non hanno a che fare con le ossa. D'altronde è necessario ricordare un punto essenziale:
Ciò che è ufficiale è che sia garantito totale rimborso della vitamina D alle seguenti categorie:
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