Dopo la decisione della Bce di avviare il rialzo dei tassi e chiudere gli acquisti netti di titoli di Stato, le borse sono in affanno. Lagarde ieri ha annunciato un aumento da 25 punti a luglio, ma quello di settembre sarà più pesante. Inoltre, non ha parlato delle mosse per proteggere i Paesi più deboli dall'aumento degli spread.
Il tasso del rendimento del Btp italiano è salito ai massimi dal 2018 al 3,78% mentre lo spread è schizzato a 231 punti base, sfiorando il massimo dall'apice della pandemia nel 2020. Il differenziale è salito di 24 punti base, il più grande balzo settimanale dall'aprile 2020. Il tasso del Bund tedesco invece è sceso di quasi 2 punti base all'1,42%, al di sotto del massimo dal 2014, raggiunto ieri all'1,47%.
In rialzo invece il tasso dei Bonos spagnoli, al 2,636% mentre lo spread Bonos/Bund è a 123,4. In calo a 1.968% il tasso degli avena francesi. I mercati monetari prossimi a continuare a prendere 75 punti base di rialzo dei tassi della Bce entro settembre: 25 punti base verrebbero decisi alla riunione, cui seguirebbero incrementi maggiori a settembre.
I future di Wall Street, dopo aver chiuso la peggior ultima delle tre settimane con lo S&P500 calo del 2,4 per seduta, sono in rialzo. Il mercato dà per assodato che la prossima settimana la Federal Reserve aumenterà i tassi di interesse, anche se si rafforza la tesi secondo cui probabilmente ridurrà la stretta nel corso dell'anno per non minacciare troppo l'andamento dell'economia. I future sul Dow Jones sono in rialzo dello 0,14%, quelli sullo S&P 500 avanzano dello 0,25% mentre sul Nasdaq dello 0,46%.
L'indice Nikkei archivia la seduta in ribasso dell'1,48% a 27.828,50 punti. Tra le altre Piazze asiatiche, sulla parità Hong Kong in chiusura, mentre le Borse cinesi sono positive (Shanghai +1,1% e Shenzhen +1,7%). Rallentano i prezzi alla produzione cinesi: a maggio, si è registrato un aumento del 6,4% su base annua, rispetto al +8% di aprile.