17 Jun, 2022 - 09:58

Wto, revocati temporaneamente i brevetti sui vaccini anti-Covid per...

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Sono serviti i tempi supplementari affinché il Wto, l'Organizzazione mondiale del commercio, riuscisse a stabilire un accordo internazionale per la revoca temporanea dei brevetti sui vaccini Covid. La riunione di Ginevra tra i 164 Paesi membri sarebbe infatti dovuta terminare mercoledì, tuttavia le posizioni inconciliabili sono state sciolte solo nelle prime ore di venerdì, insieme a nuovi accordi sulla sicurezza alimentare, sulla pesca e sui dazi da imporre sui download.

Wto, oltre ai vaccini anti Covid si cerca di arrivare al dunque anche su pesca e sicurezza alimentare

Dopo circa 48 ore dalla chiusura ufficiale dei lavori il Wto, l'Organizzazione mondiale del commercio, è riuscita a mettere tutti d'accordo e a proclamare la revoca momentanea dei brevetti sui vaccini Covid. Una decisione assai sofferta e che ha riguardato anche temi come sicurezza alimentare, pesca e dazi moratori sui download. Si ritiene soddisfatto del risultato il direttore generale Ngozi Okonjo-Iweala:

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Il pacchetto di accordi approvato farà la differenza nella vita delle persone in tutto il mondo. I risultati ottenuti in questo meeting sono la dimostrazione che l'Organizzazione è in grado di rispondere alle emergenze del nostro tempo.

Lo scopo di revocare temporaneamente i brevetti sui vaccini anti-Covid è dettato dalla necessità di spingere maggiormente sulla loro diffusione, che riguarda in particolare i Paesi più poveri. Una ferma volontà di eliminare le disuguaglianze e che matura dopo un biennio di continui aggiornamenti privi di soluzioni definitive. Sono le cifre inoltre a determinare l'urgenza del provvedimento: a fronte del 65,7% della popolazione mondiale già vaccinata, in Africa solo il 17,2% è coperto dal vaccino.

La crisi del grano in Ucraina e soluzioni ittiche più sostenibili

Anche la questione relativa alla sicurezza alimentare è prioritaria e risponde al blocco del grano nei porti dell'Ucraina. In breve, il Wto ha revocato i divieti all'esportazione mentre i primi carichi cominciano a lasciare Odessa e Mariupol. Infine, sul capitolo pesca, il tema è delicato e trova la ferrea opposizione dell'India: l'obiettivo è regolamentare la pesca eccessiva fornendo ai Paesi in via di sviluppo strumenti in grado di attuare un'attività più sostenibile.

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