Uno scontro tra paracadutisti si trasforma in tragedia: è accaduto al Campovolo di Reggio Emilia, le vittime sono il torinese Fabrizio Del Giudice, 54 anni, e il viareggino Gabriele Grossi, 35 anni. Fatale l'ingarbugliamento dei fili che avrebbe fatto precipitare i due uomini da un altezza di circa 100 metri.
Dramma sportivo al Campovolo di Reggio Emilia, dove uno scontro tra paracadutisti è stato fatale per entrambi, deceduti sul colpo. Si tratta di Fabrizio Del Giudice, 54 anni, di Torino e Gabriele Grossi, 35 anni, di Viareggio, precipitati da un'altezza di circa 100 metri a causa dell'ingarbugliamento dei fili collegati al corpo principale. Tempestivo l'intervento delle ambulanze e dell'elisoccorso, giunto da Parma, tuttavia ogni tipo di soccorso si è rivelato sfortunatamente vano.
Sul posto anche le forze dell'ordine del comando di Reggio Emilia, che hanno precauzionalmente aperto un'indagine per ricostruire la dinamica e accertare le responsabilità. L'area del Campovolo, famosa proprio per le esercitazioni in cielo e per i concerti di Ligabue, era impegnata in un raduno di paracadutisti provenienti da tutta Italia, almeno 300 secondo gli organizzatori. Tramite l'utilizzo di un bimotore i paracadutisti venivano trasportati in quota prima della discesa verso la terraferma ed è proprio qui che si concentrerà l'attenzione degli inquirenti.
Pare che in ballo ci fosse il tentativo di superamento di un record, vale a dire un maxi-atterraggio in contemporanea. Probabilmente l'esigua distanza tra i paracadutisti ha fatto sì che qualcosa andasse storto e il divertimento si trasformasse rapidamente in tragica fatalità.
Per entrambi il paracadutismo è una grande passione. Fabrizio Del Giudice, 54enne torinese ma residente a Milano, era diventato anche istruttore di volo e i suoi profili social raccontano quanto fosse legato al brivido d'alta quota. Lascia una moglie e una figlia adolescente.
Gabriele Grossi, 35enne viareggino, portava con sé tutta le frizzantezza giovanile e la voglia di sfidare i propri limiti. Anche la sua bacheca personale racconta una a una tutte le esperienze, contornate da fotografie mozzafiato. Oltre al paracadutismo, il ragazzo si dedicava con frequenza anche allo skydiving, le immersioni subacquee nelle profondità marine