22 Jun, 2022 - 15:20

Twitter, stop al limite di caratteri

Twitter, stop al limite di caratteri

Twitter prosegue il suo percorso di innovazione e crescita. Dopo le voci degli scorsi mesi, riguardanti la possibilità di un passaggio nelle mani di Elon Musk, il social americano ha intrapreso la strada dell'innovazione per attirare sempre più iscritti. L'ultima novità, infatti, riguarda l'eliminazione del limite dei caratteri, peculiarità che aveva distinto proprio lo stesso social da tutti gli altri.

Tra cambio di proprietà e innovazione, la rinascita di Twitter

Il cambio di strategia, all'interno di Twitter, sarà imponente. Da sempre, infatti, i tweet si sono distinti per la particolarità di essere brevi e diretti, divenendo il social prediletto da giornalisti, comunicatori, politici e, più in generale, da chiunque volesse dire il proprio riguardo un qualsiasi argomento o notizia. Secondo TechCrunch, come riportato da alcune fonti, il colosso dei social network introdurrà presto una nuova funzione battezzata Note su Twitter. Come suggerisce il nome, la nuova funzione favorirà la creazione di post simili a quelli pubblicati sui blog.

Esattamente come già avviene nei blog, questa nuova feature permetterà di inserire grassetto, corsivo e di sottolineare parole e frasi all'interno del testo, oltre, ovviamente, ad inserire media. Al momento, però, la funzionalità è in via di sperimentazione ed è stata attivata solamente per alcuni utenti, ma già lo scorso maggio alcuni insider l’avevano scovata, tra cui Jane Machun Wong che, proprio via Twitter, aveva pubblicato anche uno screenshot che la mostrava all’opera. Il nome iniziale sarebbe dovuto essere "Twitter Articles", ma la direzione del social ha deciso di cambiare, rimanendo più in linea con quella che è la sua filosofia.

E proprio in merito alle voci su una possibile cessione dell'intero pacchetto azionario, questa mattina il Cda ha dato il via libera all'acquisizione da parte di Elon Musk. La base dell'accordo dovrebbe rimanere identica a quella che si era trovata alcune settimane fa, ossia di 44 miliardi di dollari, come proposto dal magnate sudafricano. Arrivati a questo punto, quindi, il cambio di proprietà sembra sempre più vicino.

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Giorgio Mastrogiacomo
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