Durante la conferenza stampa di chiusura del Consiglio Europeo a Bruxelles, Mario Draghi ha risposto alle domande dei giornalisti annunciando il "no" dei colleghi al vertice straordinario sull'energia in merito al price cap sul gas:
Trova esito negativo la richiesta inviata da Mario Draghi per convocare un vertice straordinario sull'energia a metà luglio e discutere un di un price cap sul gas. In breve la riunione avrebbe dovuto mettere un tetto sul gas pari a 80 euro/Mwh (al momento è a 132). In tal modo si ridurrebbero anche i profitti del Cremlino, ma l'Unione non giudica questa ragione sufficiente, benché rappresenti il principale importatore di Mosca.
Nel frattempo la presidenza di turno passerà dalla Francia alla Repubblica Ceca, un Paese che riscuote gli stessi problemi dei "grandi" e che considererebbe favorevolmente l'idea di Draghi. Allineati al pensiero del premier ci sarebbero anche Francia, Spagna, Belgio e Grecia, viceversa la Germania vive una situazione interna particolarmente delicata che ha portato all'attivazione del piano di emergenza nazionale.
Tra i contrari ci sono Svezia, per bocca della premier Magdalena Andersson, e Olanda, come dichiarato da Mark Rutte:
Intanto Ursula Von der Leyen spiega i prossimi passi
Ciò che invece sarà confermato è il piano di emergenza energetica presentato dall'Unione Europea. Lo annuncia direttamente la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen: