E' un Boris Johnson in forma quello che esce dal G7 in Germania, al punto da lanciarsi in dichiarazioni riferite a Vladimir Putin che generano immediatamente reazioni in tutto il mondo:
Il primo ministro britannico Boris Johnson torna a far discutere le cronache nazionali e internazionali, questa volta per un'intervista a un emittente tedesca a conclusione del G7: in breve, se la Russia avesse avuto al potere una leader non si sarebbe assistito all'invasione in Ucraina.
Il succo del discorso è ovviamente più ampio e richiama il tema della parità di genere nel mondo politico, con BoJo che ha sottolineato come sia necessario ridisegnare l'organigramma internazionale inserendo più figure femminile. Tra i termini utilizzati dal capo di Londra c'è un'espressione traducibile in italiano come "mascolinità tossica", un concetto di stampo sociologico e filosofico che celebra l'esercizio del predominio fisico e territoriale in accordo con una visione sociale gerarchica ben definita.
Durante il G7 in Baviera Boris Johnson è stato tra i più attivi in ambito dichiarazioni alla stampa, prima di recarsi a Madrid per il vertice Nato
Intanto il primo ministro è impegnato in alcune questioni delicate anche sul versante della politica interna, in primis il pressing della Scozia per ottenere un nuovo referendum sull'indipendenza dopo il fallimento nel 2014. La sensazione è che BoJo tergiverserà almeno finché la guerra in Ucraina non sarà conclusa, tuttavia c'è la piena apertura al dialogo con l'omologo di Edimburgo Nicola Sturgeon.