A partire da questa mattina sono riprese le operazioni di soccorso sulla Marmolada, con l'intento di avvalersi di droni per non mettere in particolari condizioni di rischio i soccorritori. Intanto arrivano le prime ripercussioni pratiche della tragedia costata la vita ad almeno 7 persone.
Gli uomini del Soccorso Alpino si muniranno di droni per monitorare l'area interessata al fine di trovare i corpi delle 13 persone ancora assenti all'appello. L'obiettivo è quello di garantire la loro sicurezza e non esporsi al rischio che un'altra lastra di ghiaccio li travolga a una velocità impressionante. Solamente in caso di avvistamenti sensibili si procede secondo il codice di salvataggio.
Oltre a ciò non è escluso l'impiego di unità cinofile mentre è sicuro che verranno installati dei radar in grado di trasmettere alla base operativa l'intensità dei movimenti della montagna, che sia per una frana o per una valanga. Secondo gli esperti di geologia giunti a Canazei, tuttavia, non era semplice prevedere un fenomeno di tale portata che sarebbe interamente riconducibile al rialzo delle temperature.
Proprio a riguardo del cambiamento climatico in riferimento alla tragedia della Marmolada si è espresso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale invita i Paesi a una maggiore collaborazione internazionale in tema di sostenibilità ambientale.
Le ripercussioni sul turismo e il dibattito politico
Intorno all'attualità si stringe anche il dibattito sulle responsabilità circa la sicurezza in alta quota. Il climatologo Luca Mercalli tiene a prevenire ogni forma di polemica:
Ma c'è chi vorrebbe guardare alla tragedia come un'occasione per non commettere errori: