L'Arabia Saudita apre lo spazio aereo a tutte le compagnie: lo ha annunciato ieri notte l'autorità aeronautica del Paese. Tale gesto è visto da Biden come "un segnale di riavvicinamento con Israele".
L'Arabia Saudita ha effettivamente consentito l'uso del suo spazio aereo per i voli tra Israele, gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrain da quando i suoi due vicini del Golfo hanno stabilito relazioni diplomatiche con Israele nel 2020 sotto la mediazione degli Stati Uniti.
Secondo un rapporto, nel 2020, il controllo del traffico aereo saudita ha persino consentito a un aereo israeliano diretto in India di volare attraverso il suo spazio aereo per evitare il maltempo.
L'annuncio di una politica dei cieli aperti da parte di Riyadh significherà voli più brevi dall'Asia a Israele, poiché le compagnie aeree che servono quelle rotte non saranno più obbligate a fare lunghe deviazioni intorno all'Arabia Saudita in rotta verso Israele.
Ieri la Casa Bianca ha diffuso una dichiarazione del consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan in cui si afferma:
Sullivan ha affermato inoltre che la mossa ha aperto la strada a un "Medio Oriente più integrato, stabile e sicuro", essenziale "per la sicurezza e il benessere di Israele".
Biden si è detto felice di essere il primo presidente a volare direttamente da Israele nella città saudita di Jeddah, definendo il viaggio un "piccolo simbolo delle relazioni e dei passi in fiore verso la normalizzazione tra Israele e il mondo arabo".
La visita di Biden è la prima in Medio Oriente da quando è entrato in carica lo scorso anno. Diversi stati arabi hanno stabilito relazioni diplomatiche con Israele negli ultimi anni come parte degli Accordi di Abraham mediati dagli Stati Uniti, anche se, nonostante il suo passo verso il riavvicinamento di giovedì, è attualmente improbabile che l'Arabia Saudita si unisca a loro nel farlo.