Trasporti e mobilità in ripresa in tutti i comparti del settore, secondo i dati del Mims.
Il nuovo report dell’Osservatorio sulle tendenze della mobilità di passeggeri e merci, elaborato dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, registra dati in positivo per il settore trasporti e mobilità.
Rispetto all’analogo periodo del 2021, i dati evidenziano un forte incremento della domanda per tutte le modalità di trasporto.
Secondo il nuovo report, nel secondo trimestre del 2022, si registrano dati in netta ripresa nei vari settori di trasporto.
Confrontando i dati in questione con quelli del 2021, risalenti allo stesso periodo, si evidenziano aumenti del 573% per i servizi crocieristici, del 212% per l’alta velocità e del 447% per il trasporto aereo di passeggeri.
Emergono numeri in forte crescita anche nel settore del trasporto pubblico locale, con un aumento degli utenti pari al 18%, e del 7% per quanto riguarda l’autotrasporto delle merci.
Si evidenzia, in particolar modo che, in quest’ultimo settore, e in quelli del trasporto aereo delle merci e del traffico sui traghetti, i dati hanno raggiunto i livelli pre-pandemia. In tutti gli altri comparti, la ripresa, seppur positiva, non ha ancora raggiunto i numeri pre-covid.
Con particolare riferimento al periodo tra aprile e maggio del 2022, il trasporto aereo dei passeggeri è cresciuto del 447% rispetto allo stesso bimestre del 2021, tuttavia, i flussi risultano leggermente inferiori rispetto al 2019.
Sempre nello stesso bimestre 2022, il traffico marittimo sui traghetti ha visto un aumento del 7% rispetto ai numeri pre-covid e dell’84% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Per quanto riguarda il settore crocieristico, invece, i dati evidenziano una crescita del 573% rispetto al bimestre dell’anno precedente, ma ancora inferiore rispetto al periodo pre-pandemia.
Nonostante risultino in costante miglioramento, i dati per il traffico stradale e ferroviario dei passeggieri rimangono in negativo rispetto al 2019.
Il periodo del primo lockdown, compreso tra marzo e maggio del 2020, ha inciso negativamente in tutti i comparti della mobilità nazionale e internazionale.
Le misure fortemente restrittive che sono state applicate durante tale periodo, precludevano agli italiani qualsiasi spostamento se non per ragioni di necessità o lavorative.
Osservando le tendenze della mobilità del periodo in questione, su scala nazionale, è possibile desumere che, tra marzo e maggio del 2020, il traffico stradale di veicoli leggeri ha subito una profonda riduzione dei flussi sino ad oltre l’80%.
Leggermente diverso l’andamento del traffico dei mezzi pesanti che trasportano merci che ha registrato una contrazione del 75%.
A subire una riduzione più marcata è stato il comparto del settore del trasporto pubblico che ha raggiunto riduzioni anche superiori al 90% nel periodo aprile-maggio 2020.
Ad aver raggiunto una riduzione di quasi il 100% è stato il settore degli spostamenti ferroviari su servizi ad alta velocità, con particolare riferimento alla media e lunga percorrenza.
I traffici ferroviari regionali, hanno subito un andamento nettamente migliore, con riduzioni fino al 10%.
Gli spostamenti con servizi marittimi, invece, in riferimento alla domanda dei passeggeri, hanno subito perdite sino al 90-100%.
Dall’analisi dei dati open source è emerso che, il periodo pandemico ha inciso fortemente sia sull’uso dei trasporti che sulla tendenza a rimanere nelle vicinanze della propria residenza.
Ancora oggi, infatti, i numeri del secondo trimestre 2022, evidenziano un aumento dell’1% per quanto riguarda la tendenza di non spostarsi dai dintorni della propria residenza.
Gli spostamenti verso ristoranti, bar, centri commerciali, parchi a tema, musei, biblioteche e cinema registrano riduzioni del 6% rispetto ai numeri pre-pandemia.
In contrapposizione a questi dati, dal nuovo report del Mims, sono emersi dati in positivo per quanto riguarda gli spostamenti per acquisti di prima necessità e quelli verso altri luoghi, come piazze, parchi e porti turistici.