La crisi è sempre più vicina e Giuseppe Conte tuona contro Mario Draghi al termine della giornata di confronto al Senato.
Tutto sembra condurre verso la crisi di governo. Questo è l'esito della giornata che ha visto il presidente Mario Draghi richiedere una nuova fiducia al Senato alla fine di un intenso dibattito parlamentare. La fiducia è arrivata, ma la decisione di Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia di non partecipare al voto, determina lo scenario che, con molta probabilità, potrebbe portare Draghi a rassegnare le dimissioni.
Mentre il segretario del Partito Democratico Enrico Letta parla di "giorno di follia" e Matteo Renzi di Italia Viva rivendica con orgoglio il sostegno a Draghi, arrivano le parole del leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che si scaglia contro il Presidente del Consiglio per l'atteggiamento avuto nelle settimane precedenti e, soprattutto, nella giornata di oggi, nei confronti del M5S.
Dal punto di vista di Giuseppe Conte, quindi, Draghi si sarebbe sottratto a un confronto sui temi sollevati dal Movimento, rendendo inevitabile la decisione di non votare la fiducia.
Infine, Conte sottolinea come, da parte del premier e delle forze di centrodestra della maggioranza, ci sia stata la volontà di estromettere il Movimento 5 Stelle dall'azione di governo.