"Il prossimo governo riceverà in eredità una collocazione euroatlantista" con queste parole, riportate dall’AGI, Luigi Di Maio rivendica l’operato profuso dall’uscente governo Draghi. Il Ministro degli Esteri, in vista delle future elezioni politiche, auspica una linea di continuità circa il posizionamento dell’Italia sullo scenario internazionale. Una collocazione – spiega – che gli elettori chiederanno anche al prossimo governo di mantenere".
"Siamo stati – ha continuato Di Maio intervenendo a una conferenza sulle conseguenze della guerra in Ucraina nell'area del Mediterraneo, alla fondazione Med-Or - i primi a proporre la candidatura dell'Ucraina all'Unione europea. In questi mesi abbiamo cercato di coltivare e utilizzare come volano al meglio la nostra collocazione euroatlantica. È una garanzia per la sicurezza dei nostri concittadini".
Proprio il dibattito sulla politica estera è stato il pomo della discordia che ha determinato, poi, l'impolosione del Movimento 5 Stelle. Il Ministro Di Maio, insofferente circa le presunte ambiguità del Presidente Conte sui temi internazionali, ha optato per lo strappo e quindi la scissione. Fondando il gruppo 'Insieme per il Futuro, Di Maio, ha silurato la policy pentastellata per abbracciare quella draghiana. Proprio nei giorni in cui non si fa altro che parlare di agenda Draghi, il Ministro di Pomigliano d'Arco ne ribadisce i inequivocabili: l'Italia è atlantista, con l'America, con la Nato ed al fianco dell'Ucraina nell'ambito del conflito bellico in essere.
È chiara, dunque, la linea di demarcazione dall'ex partito e, quindi, la continuità con tutte le forze pro Draghi che compongono il perimetro parlamentare. Non a caso, sempre nell'ambito della conferenza alla fondazione Med-Or ha avuto parole di apertura nei confronti di Enrico Letta con il quale ha dichiarato di aver avuto "Un buon incontro". Incontro al quale ha preso parte anche Beppe Sala che: "Intende continuare a fare il sindaco di Milano - ha dichiarato Di Maio - ma darà il suo sostegno alla coalizione che si sta definendo e che sarà molto importante per le prossime elezioni". Il fronte draghiano, dunque atlantista, si allarga.