Continuano le tensioni sul gas tra la Russia e l'Europa: il Cremlino ha comunicato che Gazprom sta attualmente fornendo tutto il gas possibile e che, attualmente, ci sono meno possibilità di pompare il gas a causa delle restrizioni e delle sanzioni imposte a Mosca. Altalenante il prezzo, con il ministro della Transizione ecologica Cingolani che annuncia il raggiungimento dell’indipendenza dal gas russo nel 2024.
Le dichiarazioni del portavoce Gazprom, Dmitry Peskov, hanno alzato le tensioni tra Russia ed Europa sull'esportazione del gas. Attualmente il colosso energetico afferma che, a causa delle restrizioni e delle sanzioni imposte a Mosca, il colosso energetico ha ridotto del 20%le forniture alla Germania: per Berlino, tuttavia, questa è una forma di ricatto della Russia.
Quando saranno risolti i problemi tecnici e strutturali legati al gasdotto Nord Stream 1, Gazprom avrà la possibilità di ristabilire i parametri di fornitura previsti dall'accordo, come conferma Peskov:
Durante questo calo - dai 27 milioni di kilowatt all'ora registrati alle 6 di mattina fino ai 14 milioni di kilowatt all'ora delle 9 - Snam ha contributo al riempimento degli stoccaggi nazionali con l'iniezione di 2 miliardi di metri cubi di gas naturale nel primo semestre. Inoltre il gruppo ha annunciato di aver trovato un accordo per l'acquisto di due nuove unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione.
Le tensioni con la Russia in materia di gas hanno reso altalenante la corsa al prezzo della materia prima: con il timore di scarsi approvvigionamenti in vista dell'inverno, questa mattina ad Amsterdam il prezzo era schizzato a 225 euro al megawattora (+12%), ma ora è tornato sotto ai 200 euro/Mwh. Numeri che spingono sempre di più a cercare, il prima possibile, un'indipendenza energetica dalla Russia e, come annuncia il ministro alla Transizione ecologica Cingolani durante una conferenza stampa, l'Italia la raggiungerà nel 2024:
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