Nella giornata di ieri l’Atalanta ha comunicato la positività al Clostebol Metabolita. L'esito è emerso da un controllo a sorpresa di Nado Italia. Il Tribunale Nazionale Antidoping ha sospeso il difensore dei nerazzurri su istanza della Procura di Nado Italia. Questo lo stralcio del comunicato del TNA: In accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare l’atleta Josè Luis Palomino (Figc) per violazione degli artt. 2.1 e 2.2. Il controllo è stato disposto da Nado Italia. Un fulmine a ciel sereno per i bergamaschi, che nella serata di ieri hanno effettuato tutte le valutazioni procedurali prima di agire. Questo il comunicato ufficiale, in merito, dell’Atalanta: "Atalanta BC comunica che in data odierna è stata notificata, da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, la sospensione cautelare dell’atleta Josè Luis Palomino.Il Club comunica che, in attesa di valutare i prossimi passaggi procedurali, la segnalazione della Procura Nazionale Antidoping riguarda la sostanza Clostebol Metabolita. Nella giornata di oggi, invece, l’Atalanta ha chiesto le controanalisi sul proprio tesserato. In un primo momento i nerazzurri sembrava non volessero effettuare ulteriori controanalisi, non essendo pervenuta richiesta. Questo ha comunque suscitato una sorpresa nel Tribunale Nazionale Antidoping, in quanto a richiedere di effettuare nuovamente ulteriori controlli è stato proprio Palomino. Sono attesi sviluppi nei prossimi giorni.
Il comunicato ufficiale dell’Atalanta sulla richiesta di ulteriori analisi da parte di Josè Luis Palomino: "Atalanta BC comunica che il proprio tesserato Josè Luis Palomino richiederà le controanalisi del campione B e la documentazione analitica dei campioni prelevati. Si ritiene doveroso, vista la delicatezza della vicenda, di comune accordo con il calciatore ed i legali, di invitare al massimo rispetto della privacy della Famiglia Palomino che in questi giorni si sente particolarmente affranta da una vicenda che la sta profondamente segnando non solo dal lato professionale, ma anche umano. Rimane forte, alla luce degli accertamenti in corso, il fermo convincimento che si possa dimostrare l’estraneità del calciatore alla vicenda".