Mentre il bollettino Covid giornaliero indica un ulteriore calo della curva epidemica, Matteo Bassetti parla al Messaggero dell'attuale situazione, tornando su lockdown, bollettini e quarantene e insistendo sull'importanza della quarta dose. Per il Direttore della Clinica Malattie infettive del Policlino San Martino di Genova è ora di uscire dalla logica dell'emergenza. Queste le sue parole:
Il problema principale è rappresentato, secondo Bassetti, dai bollettini quotidiani, che continuano a riportare tra i 100 e i 200 decessi per Covid (oggi 175, ieri 161) e un alto numero di ricoveri.
In realtà, in Italia, il virus continua a circolare, "ma di fatto poche persone sono ospedalizzate a causa della polmonite e con un quadro clinico dovuto al Covid". Come ha spiegato il virologo, "siamo più immuni contro le forme gravi, grazie al vaccino che copre il 90% della popolazione e all'elevata contagiosità della variante Omicron", che ha colpito molti italiani durante l'ondata estiva. L'idea sarebbe quella di un bollettino settimanale, già ampiamente adottata fuori dall'Italia, soprattutto "per non creare panico tra la popolazione".
In autunno, ipotizza il virologo, potrebbe esserci un rialzo dei casi, come è già accaduto in passato al cambio di stagione. L'auspicio è quello di riuscire a gestire l'infezione in maniera più razionale, senza allarmismi e utilizzando l'arma dei vaccini, che nel 2022 hanno permesso agli italiani di vivere in maniera molto diversa rispetto ai precedenti anni della pandemia. Per questo Bassetti richiama l'attenzione sulla quarta dose:
La speranza è anche quella di un "vaccino aggiornato contro le varianti". Come Centaurus, sottovariante di Omicron 2 isolata per la prima volta in India e poi diffusasi negli Stati Uniti e arrivata anche in Italia, la scorsa settimana. "È possibile che diventi predominante, insieme a Omicron 5, - spiega Bassetti - visto che secondo gli studi sembra più contagiosa. Tuttavia dai dati disponibili non sembra essere più grave, non ha un quadro clinico più preoccupante". Per questi motivi, secondo l'esperto, si potrà presto iniziare a convivere "pacificamente" con il virus, superando anche lo scoglio della quarantena per i positivi.