Arrivano notizie contrastanti circa lo stato di salute di Salman Rushdie, lo scrittore indo-britannico accoltellato ieri sera durante un festival letterario nello Stato di New York.
Tocca all'agente Andrew Wylie descrivere alla stampa internazionale le condizioni di salute di Salman Rushdie dopo l'aggressione subita durante un festival letterario nello Stato di New York. Il 75enne saggista non è in pericolo di vita, tuttavia il delicato intervento chirurgico a cui è stato sottoposto avrà delle conseguenze permanenti.
Le notizie non sono buone, in questo momento Salman è attaccato ad un respiratore e non è in grado di parlare. La situazione è più grave del previsto, i medici ci hanno riferito che probabilmente perderà un occhio: inoltre i nervi del suo braccio sono stati tagliati e il suo fegato è danneggiato in maniera seria
Arrestato l'aggressore, si tratta del 24enne Hadi Matar: un cittadino di origini iraniane residente a Fairview, New Jersey. L'uomo non ha confessato il fatto alla polizia, tuttavia è stato identificato dai testimoni presenti alla conferenza che hanno notato la mascherina nera con cui ha assalito Rushdie sul palco colpendolo sia al collo che all'addome. Probabile che dietro il gesto si nascondesse un certo odio per la visione dell'islam dello scrittore, tesi confermata anche dai contenuti postati sui propri social network dall'assalitore. E poi c'è sempre da considerare la taglia da 3 milioni di dollari ancora in vigore dopo trent'anni dalla pubblicazione di "Versi satanici", il suo best seller.
Tra le reazioni più rappresentative si segnalano quelle del premier britannico Boris Johnson e di Suzane Nossel, AD di Pen America, la più grande associazione no profit sulla liberta di espressione al mondo:
Tra gli altri messaggi di cordoglio anche esponenti illustri del mondo letterario come J.K. Rowling e Stephen King.