È morto Matteo Incerti, il giornalista e attivista dei 5Stelle

Lutto nel mondo del giornalismo: è morto Matteo Incerti, storico e anche attivista dei 5Stelle, colpito in Canada da un malore che non gli ha lasciato scampo. Autori di molti libri e reportage, tra le sue opere c'è l'impresa di aver fatto rincontrare il soldato americano Martin Adler e i bambini di di Monterenzio sull'Appennino bolognese che fotografò durante la guerra. Messaggi di cordoglio da Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.

Matteo Incerti, fatale un malore. La figlia del soldato Adler: "Ho il cuore spezzato"

Si era recato in Canada da qualche giorno per presentare il suo libro I pellerossa che liberarono l'Italia, ma un malore improvviso non ha lasciato scampo a Matteo Incerti, storico e giornalista al gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle. Una notizia che ha sconvolto sia il mondo del giornalismo che quello dei 5s, con il leader Giuseppe Conte che ha ricordato così l'attivista del suo partito:

È con immenso dolore che apprendo della morte di Matteo Incerti, un ragazzo della nostra comunità, un amico che ha visto il Movimento muovere i suoi passi sin dall'inizio. Caro Matteo, ti ricorderemo sempre con affetto. Ci stringiamo al dolore dei suoi cari

Il messaggio di cordoglio ai familiari è arrivato anche dal ministro degli Esteri e leader del nuovo partito Impegno Civico Luigi Di Maio:

Ciao caro Matteo, ancora non posso credere che sia successo. Oggi viene a mancare un grande uomo e un grande professionista. Un abbraccio forte alla sua famiglia. Mancherai a tanti, riposa in pace

Matteo incerti qualche anno fa si rese protagonista di una bella storia che fece il giro d'Europa e degli Stati Uniti: riuscì a far incontrare nuovamente il soldato americano Martin Adler e dei bambini che fotografò quando - durante la seconda guerra mondiale - si trovava in Italia, precisamente a Monterenzio sull'Appennino bolognese. Da qui nacque il libro I bambini di Martin Adler, che portò in giro per il mondo predicando la pace. La sua morte ha scosso la figlia del militare statunitense Rachel, che ricorda così lo storico italiano:

Il mio cuore è spezzato. Era mio amico, era mio fratello, era mio confidente. Con le sue storie ha sparso per il mondo tanta felicità. Ha regalato a mio padre un dono che non potrò mai ripagare. Non capirò mai perchè sia stato portato via così presto: riposa in pace caro Matteo, ti voglio bene

Leggi anche:

Afghanistan, Amnesty: Con ritorno talebani ogni speranza di cambiamento è svanita