Steve Carell compie oggi sessant'anni. Nato a Concord, nel Massachusetts, il 16 agosto 1962, è figlio di un ingegnere e di un’infermiera. Laureato in storia e teatro alla Denison University, un’università privata in Ohio, lo stesso Steve sarebbe dovuto diventare un avvocato, o almeno i progetti iniziali prevedevano questo. La sua strada, però, ha preso una piega ben diversa. Pensandoci su un po’, capì però che che quella carriera non avrebbe fatto per lui e che preferiva provare la strada della recitazione, in cui già si era in parte avventurato. Una scelta che l'ha portato a diventare uno dei più grandi comici del cinema americano.
Se anziché nascere all'inizio degli anni 60 fosse venuto al mondo una decina di anni prima, il suono cognome avrebbe avuto tutt'altra pronuncia. Suo padre, infatti, aveva origini italiane e di cognome faceva Caroselli e solo a metà degli anni cinquanta aveva scelto di americanizzare il suo cognome in Carell. Durante gli studi da attore lavorò come commesso e come postino e nel 1989, cinque anni dopo la laurea, recitò in una pubblicità di polli fritti.
Sono passati poco più di trenta da quando iniziò a recitare nel cinema e nella televisione, meno di venti dai suoi primi successi di un certo livello, poco più di dieci da quando ha smesso di essere Michael Scott in The Office e poco più di cinque da quando con Foxcatcher – Una storia americana iniziò a fare anche l’attore drammatico, in genere con ottimi risultati. Il suo primo ruolo come attore, però, fu nel 1991 in La tenera canaglia, dove interpretò un cameriere senza dire neanche una parola. Per rivederlo all'opera sullo schermo si è dovuto aspettare la fine degli anni 90, dove ebbe ruoli nelle sitcom Over the Top e The Dana Carvey Show e qualche collaborazione, in virtù di doppiatore, con il Saturday Night Show.
Il successo arrivò grazie al Daily Show di Jon Stewart, un programma che faceva satira sui notiziari televisivi, nel quale Steve Carell raccontava in veste di inviato storie strane, in genere di provincia, per esempio su una convention in cui si parlava la lingua klingon (quella di una specie aliena in Star Trek) o su una città che aveva scelto di vietare l’ingresso al diavolo. guadagnò la fama necessaria per avere alcuni ruoli al cinema: in Una settimana da Dio, con una parte in cui per qualche minuto riuscì a togliere la scena a Jim Carrey. Nel 2005 Carell fu poi scelto per interpretare Michael Scott, il direttore goffo, tonto e incompetente della filiale regionale della Dunder Mifflin, l’azienda al centro della serie The Office, dando il via definitivo alla sua carriera.