Il mondo delle criptovalute non sta passando un bel momento e Crypto.com non fa eccezioni. Uno dei principali exchange di Bitcoin, infatti, starebbe pensando di licenziare 1300 dipendenti per rimediare alle perdite dovute alla cristi che l'intero settore sta vivendo da più di qualche mese. Una mossa che tutti i giganti del settore crypto stanno mettendo in atto da tempo, ossia "tagliare" i rami secchi del proprio organico.
La notizia, riportata da The Verge, arriva solo ventiquattro ore dopo l'annuncio di enormi perdite per i principali miner di Bitcoin nello scorso trimestre. La questione legata a Crypto.com, però, sembrerebbe essere un pò più complessa. La stessa azienda, infatti, già a giugno aveva dichiarato che nel giro di poche settimane avrebbe licenziato 260 dipendenti in risposta alla contrazione del settore crypto degli scorsi mesi. Stando a quanto riportato da The Verge, la società avrebbe in realtà effettuato ulteriori tagli per centinaia di impiegati senza alcuna comunicazione ufficiale, come invece era avvenuto un paio di mesi fa.
Secondo lo stesso portale americano i vertici di Crypto.com avrebbero tentato di nascondere la vera entità numerica dei licenziamenti sia dentro che fuori l'azienda, con il CEO Kris Marszalek che ha evitato di rispondere alle domande sugli esuberi provenienti dalla stampa e dagli impiegati stessi. Tutte queste notizie, però, restano, almeno per ora, solamente dei rumors, con Crypto.com che non ha ancora confermato né smentito l'articolo del giornale online.
La fonte del portale, comunque, ha aggiunto che "a causa della mancanza di informazioni precise possiamo solo stimare l'entità dell'ultimo giro di vite: abbiamo aumentato il nostro staff del 50% solo nel 2021, e tutti i nuovi assunti sono entrati in azienda per garantire un'ulteriore crescita. Ora, sembra che circa 1.300 impiegati siano visti come un costo eccessivo, da ridurre per salvare le operazioni della compagnia".