In Russia è il giorno del funerale di Darya Dugin, la politologa 29enne figlia di Aleksandr Dugin uccisa a Mosca nella notte di sabato da un ordigno esplosivo collocato sull'auto del padre.
Grande partecipazione collettiva al funerale di Darya Dugin, figlia dell'ideologo filo-Putin Aleksandr, uccisa sabato notte alla periferia di Mosca. Presso il centro televisivo di Ostankino si è svolta una piccola commemorazione a cui ha partecipato anche il ministro degli Esteri Sergey Lavrov:
La parola è passata poi al padre della 29enne, Aleksandr Dugin, che si era già espresso in modo plateale nei giorni scorsi e ha scelto di privilegiare il dipinto dell'immagine della figlia rispetto a un nuovo attacco all'Ucraina:
Alla cerimonia è stato consegnato l'Ordine del Coraggio anche alla famiglia di Darya, mentre l'affondo internazionale è stato incarnato dalla portavoce di Lavrov Maria Zakharova:
In precedenza, il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price aveva affermato che gli Stati Uniti condannano inequivocabilmente l'uccisione di civili, ovunque avvenga, "fidandosi" della versione ucraina sui fatti circa la totale estraneità.
La stessa cosa ha fatto l'Estonia per replicare alle accuse dell'FSB (Il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa) circa la complicità di Tallinn nella fuga di Natalya Volk, la donna ritenuta responsabile dell'omicidio:
Prosegue la caccia alla donna in tutta Europa. Secondo quanto riportato dai media russi ci sarebbe stato un avvistamento possibile in un hotel di Vienna, in Austria, dove potrebbe aver soggiornato. Natalya Volk, come confermato dal padre, aveva prestato servizio nelle milizie ucraine durante la fase iniziale della guerra prima di spostarsi sul Mar Baltico.
Secondo le forze dell'ordine l'ordigno sarebbe stato azionato a distanza e si tratterebbe di un attentato in realtà fallito: il vero obiettivo era il padre della ragazza morta, l'ideologo di Putin: ad innescare l'esplosione una chiamata effettuata da un telefono non rintracciabile.