Il giorno dopo la presentazione del piano contro il caro energia, da parte del ministro Roberto Cingolani, spunta l'annosa proposta che riguarda l'abolizione definita dell'ora solare in favore dell'ora legale.
Fine marzo e fine ottobre, due momenti in cui gli italiani spesso si chiedono da che parte spostare le lancette dell'orologio, nonostante l'operazione sia ormai consolidata da tempo. Ebbene, l'ultima proposta contro il caro energia potrebbe eliminare il problema abolendo definitivamente l'ora solare e adottando lo standard europeo dell'ora legale.
L'ora legale, in vigore da marzo a ottobre, avrebbe infatti dei vantaggi energetici universalmente riconosciuti dalle imprese e dalle associazioni di settore: sfruttare maggiormente le "qualità" luminose del sole. L'idea di fondo è che si dovrebbe rinunciare a un po' di luce al mattino a favore di un'irradiazione superiore nel tardo pomeriggio: in breve, ritardare di un'ora l'accensione di fonti di luce artificiale di un'ora.
La questione, particolarmente sentita anche a livello europeo dove è bloccato un provvedimento che risale al 2018 proprio in merito all'orario unico, viene sollevata da Sima: Società Italiana di Medicina Ambientale
Vediamo ora i numeri concreti proposti da Sima: