16 Sep, 2022 - 22:49

Ragazzo di 18 anni muore sul lavoro, era in stage scolastico

Ragazzo di 18 anni muore sul lavoro, era in stage scolastico

Nuovo incidente sul lavoro, nuovo dramma che accende i riflettori sull’alternanza scuola-lavoro: nel pomeriggio di oggi a Noventa di Piave, in provincia di Venezia, un ragazzo di 18 anni è deceduto stava facendo uno stage scolastico per accumulare i crediti formativi.

Venezia, giovane di 18 anni muore durante l'alternanza scuola-lavoro

Non c’è stato nulla da fare per il 18enne morto mentre era in azienda (Bc Service) dopo essere stato colpito, a quanto si apprende, da una lastra in metallo che gli è piombata addosso da un carro ponte. Unanime lo sdegno del mondo politico e sindacale.

Il Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, appresa la notizia ha chiamato la dirigente scolastica dell'istituto frequentato dal giovane e si è messo in contatto con la famiglia per esprimere la sua vicinanza.

virgolette
Ho appreso con dolore della tragedia di Portogruaro. Una morte inaccettabile che ha colpito tutta la comunità scolastica. Insieme a tutta la scuola italiana sono vicino alla famiglia.

Il segretario del Pd, Enrico Letta, si è detto sconcertato dalla tragedia che ha investito sul lavoro un ragazzo di appena 18 anni.

virgolette
Morire sul lavoro a diciotto anni per uno stage. Quella di Portogruaro è una tragedia che lascia attoniti, agghiacciati. Non può succedere. Non deve succedere.

Su Twitter il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra ha scritto:

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La tragedia di Noventa di Piave e la morte di un giovane studente di 18 anni ci addolora profondamente. Ma non basta il cordoglio. Dobbiamo fermare questa strage quotidiana nei luoghi di lavoro che non conosce età e settori. La tutela della vita viene prima di ogni cosa.

In una nota congiunta Marcello Scipioni, responsabile nazionale Salute, Ambiente e Sicurezza per la Fiom-Cgil e Michele Valentini, segretario generale Fiom-Cgil di Venezia, chiedono l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro.

virgolette
Si continua a morire nei luoghi di lavoro, ogni giorno aumenta drammaticamente il contributo di sangue che le lavoratrici e i lavoratori danno a beneficio del profitto e della produttività. È inaccettabile e una vergogna nazionale quanto sta succedendo. Bisogna fermare con tutti i mezzi possibili questa mattanza, a cominciare dall'abrogazione dell'obbligo imposto agli studenti da una pessima legge che mette a rischio l'incolumità di ragazzi giovani che dovrebbero essere in un ambiente sicuro quando studiano, presenti in azienda per imparare, non a produrre, formati sulle norme di sicurezza e sempre seguiti da un tutor.
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