La guerra tra Russia e Ucraina è giunta al giorno numero 207, dove il presidente ucraino Volodymyr Zelenski chiede al suo omologo USA l'invio di armi più potenti per continuare a respingere l'avanzata russa. Dopo la scoperta della fossa comune a Izium, la Lituania preme affinché Kiev riceva altri carri armati, nel frattempo le truppe del Cremlino vengono respinte a Kherson e la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata riparata e ricollegata alla rete nazionale.
Come scrive il New York Times, Volodymyr Zelenski sta facendo pressione agli Stati Uniti per ricevere delle armi più potenti, in particolare un sistema missilistico con un raggio di 305,7 chilometri, in grado di raggiungere senza problemi la Russia. Nonostante il presidente ucraina abbia rassicurato il suo omologo di non aver intenzione né di colpire città russe né obiettivi civili, Joe Biden frena le richieste di Zelensky affermando che gli Stati Uniti stanno - vogliono - fare di tutto per evitare la Terza Guerra Mondiale.
Intanto la Nato promette sostegno a Kiev finché sarà necessario, come riferisce l'ammiraglio Rob Bauer durante il congresso a Tallinn:
Il 207esimo giorno della guerra tra Russia e Ucraina si apre con la richiesta della Lituania di inviare a Kiev altri carri armati. Secondo il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis non basta condannare i russi per la fossa comune a Izium - località nella regione di Kharkiv - ma è necessario fornire a Kiev tutti gli armamenti necessari per permettergli di rispondere, come si legge da un suo tweet:
Intanto le truppe russe sono state respinte nella regione di Kherson, con lo Stato Maggiore ucraino che ipotizza una ritirata dell'esercito di Mosca visto che hanno affondato nove vagoni ferroviari a Kakhova per costruire un passaggio. Ci sono novità anche per quanto riguarda le condizioni della centrale nucleare di Zaporizhzhia, riparata dopo i danni subiti e ricollegata alla rete elettrica nazionale: questo aiuterà l'impianto a coprire il fabbisogno di elettricità per il raffreddamento del reattore e a portare avanti altre funzioni di sicurezza essenziali, come dichiara l'AIEA.
L'ammiraglio Rob Bauer, presidente del comitato militare Nato, nella giornata di ieri ha sostanzialmente confermato il sostegno nei confronti della popolazione ucraina: