21 Sep, 2022 - 15:16

Ok Commissione Ue ad anticorpo per degenerazione maculare

Ok Commissione Ue ad anticorpo per degenerazione maculare

La Commissione europea (Ce) ha approvato un anticorpo per il trattamento della degenerazione maculare legata all’età neovascolare o umida (nAmd, neovascular age-related macular degeneration) e della compromissione della vista dovuta a edema maculare diabetico (Dme, Diabetic macular edema). Le patologie retiniche sono 2 delle principali cause di perdita della vista in tutto il mondo e colpiscono oltre 40 milioni di persone. Lo comunica, in una nota, Roche, l'azienda produttrice del farmaco.

"Molte persone affette da nAmd e Dme faticano a stare al passo con le iniezioni intraoculari mensili e le visite mediche previste dagli standard di cura attuali. Purtroppo, la vista di questi pazienti è messa ulteriormente a rischio da un trattamento inadeguato", dichiara Ramin Tadayoni, direttore del reparto di oftalmologia degli ospedali Lariboisière, Saint-Louis e Rothschild di Parigi, in Francia, e presidente eletto della European Society of Retina Specialist (Euretina). "Per i pazienti in Europa con queste patologie - continua Tadayoni - l’approvazione odierna offre per la prima volta in oltre un decennio un nuovo meccanismo d'azione che potrebbe migliorare e proteggere la vista con un minor numero di iniezioni nel tempo".

Anticorpo degenerazione maculare: cos'è e che benefici apporta

Faricimab – spiega la nota dell’azienda farmaceutica - è l’unico farmaco oculare iniettabile approvato in Europa con studi di fase III che avvalorano il trattamento a intervalli massimi di quattro mesi in soggetti con nAmd e Dme. Grazie alla sua capacità di ridurre il numero di iniezioni intraoculari nel tempo, pur mantenendo e migliorando la vista, Faricimab potrebbe offrire ai pazienti, ai caregiver e ai sistemi sanitari di applicare un regime di trattamento meno gravoso.

L’approvazione di faricimab in Europa è il risultato di anni di ricerche pioneristiche portate avanti da oftalmologi e scienziati di Roche, che si impegnano a fondo per migliorare i risultati di chi soffre di patologie retiniche - ricorda Levi Garraway, medical doctor, Phd, Chief medical officer e head of Global Product Development di Roche - Siamo lieti di offrire ai pazienti in Europa questa opzione terapeutica unica nel suo genere e stiamo lavorando per mettere faricimab a disposizione delle persone con nAmd e Dme il prima possibile".

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Tommaso Franchi
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