Terremoto Ascoli Piceno, avvertite due scosse di magnitudo 4.1 e 3.6. A Teramo evacuate le scuole

Due forti scosse di terremoto sono state avvertite, la prima intorno alle 12.15, la seconda un minuto dopo, in provincia di Ascoli Piceno.

Terremoto Ascoli Piceno: i dati dell'Ingv

Secondo i dati riportati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la magnitudo sarebbe stata di 4.1 per la prima e 3.6 per la seconda scossa, mentre l'epicentro si trova a Folignano (a 24 km di profondità). La Protezione Civile ha avvisato che non sono stati segnalati danni a persone o cose e i vigili del fuoco al momento non hanno ricevuto richieste di intervento o segnalazioni. Gli eventi sismici hanno comunque destato l'allarme nella popolazione, che ha avvertito le scosse ed è scesa subito per strada. Evacuate anche alcune scolaresche, come quelle della scuola media Cantalamessa, che si sono radunate nel campetto dell’istituto.

Ma le scosse sono state avvertite anche in provincia di Teramo, dove, una decina di minuti più tardi, si sono registrati due eventi sismici di minore intensità, con epicentro a Civitella del Tronto (2.5 e 2.1). Anche sul territorio abbruzzese diversi alunni sono stati fatti uscire dalle classi, anche se il presidente della Regione Marco Marsilio ha dichiarato che "la situazione è sotto controllo, al momento non si registrano danni a cose e persone. Come da protocollo gli studenti delle scuole sono stati fatti evacuare per sicurezza". Intanto Trenitalia ha fatto sapere di aver interrotto la circolazione dei treni lungo la linea ferroviaria Ascoli Piceno-Porto d’Ascoli e di star attivando dei servizi bus sostituivi. Nuova paura quindi, dopo l'alluvione che negli scorsi giorni ha colpito la Regione.

Terremoto anche a Catania: registrate due scosse di magnitudo 2.5 e 3.6

Quello di Ascoli Piceno è il più forte, ma non l'unico terremoto avvertito in Italia nella giornata di oggi. Nelle prime ore del mattino due scosse, di magnitudo 2.5 e 2.6, sono state registrate anche in Sicilia, nei territori di Ragalna e Paternò, nel Catanese, a una profondità di circa tre chilometri. Stanto a quanto comunicato a seguito dell'evento sismico, anche in questo caso non si sarebbero registrati danni.