28 Sep, 2022 - 15:56

Diverticolite, cos'è, come si manifesta e come si gestisce

Diverticolite, cos'è, come si manifesta e come si gestisce

Dolore addominalenauseafebbrevomito e diarrea possono essere sintomi di una fastidiosa patologia dell'apparato digerente: la diverticolite. Cos'è? Come si manifesta? Come si può gestire? Vediamo di fare chiarezza.

Diverticolite: cos'è

Cos'è la diverticolite? Si tratta di una patologia che colpisce l'apparato digerente, caratterizzata dall'infiammazione di uno o più diverticoli, ovvero delle piccole estroflessioni (una sorta di piccoli sacchetti) che si formano lungo le pareti del colon. La causa di questa patologia è incerta, ma i fattori di rischio possono includere l'obesità, la mancanza di esercizio fisico, il fumo, una storia familiare della malattia e l'assunzione di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS). 

Come si manifesta

Spesso confusa con la Sindrome dell'intestino irritabile (IBS), la diverticolite si identifica grazie alla presenza di mal di pancia, soprattutto localizzato a sinistra, e alla modalità con cui la persona va di corpo.

Quindi cos'è la diverticolite? Il tipico scenario delle prime fasi della malattia è costituito da piccoli crampi iniziali al lato sinistro, dalla volontà di andare di corpo e la sensazione di stare meglio dopo essersi scaricati e, infine, dalla possibilità di non riuscire a scaricarsi (tenesmo) e continuare ad avere coliche.

La patologia può avere tre differenti modalità di evoluzione:

  • episodi singoli, senza gravi conseguenze, che si risolvono attraverso una cura antibiotica
  • un ristagno fecale all’interno delle sacche
  • una situazione di infiammazione dei diverticoli dovuta all’assunzione di sostanze irritanti (come, ad esempio, alcuni cibi)

Diverticolite, cosa mangiare per tenerla sotto controllo

Vincere la diverticolite è possibile, anche a tavola, attraverso una dieta che favorisca la motilità intestinale. Quattro sono i consigli fondamentali da seguire:

  • Aumentare l’apporto di fibra nella dieta, che dovrebbe ammontare a circa 30-40 grammi giornalieri. Per rispettare questa dose è possibile ricorrere a delle bustine di crusca e di altre fibre a base dipsyllium, glucomannano, inulina anche associati ai fermenti lattici.
  • Idratare l’organismo bevendo almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno.
  • Eliminare e/o ridurre i grassi, soprattutto di origine animale, ma anche bevande e alimenti zuccherini.
  • Cucinare magro, ovvero senza l’aggiunta di grassi. Vanno quindi privilegiate le cotture al vapore, al microonde, alla griglia o alla piastra, con la pentola a pressione o in padella antiaderente. Sono da escludere invece la frittura e i bolliti di carne.
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Emanuela Testori
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