Roger Federer è tornato sul suo ritiro dopo che il suo annuncio ha sconvolto il mondo del tennis. Stando alle sue parole, lo svizzero è in pace con sé stesso, un messaggio racchiuso nella frase "Mi sento completo, non avevo più nulla da dimostrare" che rappresenta il passaggio chiave della sua lunga intervista rilasciata a New York Times. Eccola sintetizzata in parte:
Penso di sentirmi completo. Ho perso il mio ultimo match di singolare. Ho perso la mia ultima partita di doppio. Ho perso la voce urlando e sostenendo la squadra. Ho perso l’ultima volta in un contesto di squadra. Ho perso il mio lavoro, ma sono molto felice. Sto bene. Questa è la parte davvero ironica della faccenda, tutti pensano a dei finali fiabeschi felici. E alla fine per me, in realtà, è finita per essere proprio così, con questo tipo di finale: in un modo che mai avrei pensato sarebbe potuto accadere.
Tennis, Roger Federer sul ritiro e il rapporto con Nadal
Naturalmente, non poteva mancare un lungo passaggio sul rivale e amico storico, Rafa Nadal:
L’ho chiamato dopo lo US Open, non mi sembrava opportuno disturbarlo durante lo svolgimento del torneo, solo per fargli sapere del mio ritiro. E volevo unicamente informarlo di questa mia decisione, prima che iniziasse ad organizzare la propria programmazione, non includendo la Laver Cup. Gli ho detto al telefono che probabilmente avevo una percentuale di 50 e 50, o al massimo di 60 e 40 a livello di condizione generale per poter prendere parte ad un match di doppio. Infine ho aggiunto: Guarda, ti terrò aggiornato. Fammi sapere come stanno le cose a casa, e poi ci risentiamo. Ma invece, rapidamente, è diventato tutto molto chiaro: Proverò a fare tutto il possibile per essere lì con te.
Poi la spiegazione del significato di una risposta del genere:
Questa sua risposta mi è sembrata ovviamente incredibile, perché mi aveva dimostrato ancora una volta quanto siamo importanti l’uno per l’altro e quanto rispetto reciproco c’è tra di noi. E ho solo pensato che sarebbe stata solo una storia bellissima e incredibile per noi, per lo sport, per il tennis, e forse anche oltre, dimostrando che si può coesistere in una dura rivalità sportiva arrivare a lottare per la conquista più grande e poi dire, hey, è solo tennis, per poi venirne fuori alla fine, consapevoli di questa grande rivalità amichevole; ho pensato che fosse finita anche meglio di quanto avessi mai immaginato. Rafa ha fatto uno sforzo incredibile per essere a Londra, e ovviamente non lo dimenticherò mai.