Formula 1 che continua anche dopo la bandiera a scacchi: tra le polemiche per la safety car e le penalità un punto sicuramente caldo è il budget cap. In particolare sotto l'occhio del ciclone la Red Bull, che avrebbe lo violato nel 2021, quando avrebbe sforato il tetto dei 145 milioni imposto per lo scorso anno.
Se confermata getterebbe ombre sia sul titolo 2021 che sul campionato in corso, perché è evidente che gli investimenti "in più" peserebbero anche sul 2023.
Il Team Principal della Ferrari si è così espresso sulla possibile violazione.
In caso venisse accertata l'infrazione la Red Bull andrebbe incontro a varie possibilità: una penalità finanziaria più o meno elevata a seconda della gravità dell'infrazione, sanzioni sportive che vedrebbero o la decurtazione di punti o la squalifica per una o più gare, fino ad una sanzione grave, così definita.
– (i) detrazione dei punti del Campionato Costruttori assegnati per il Campionato che si è svolto durante il Periodo di riferimento.
– (ii) detrazione dei punti del Campionato Piloti assegnati per il Campionato che si è svolto nel Periodo di riferimento della violazione.
– (iii) sospensione da una o più tappe di una o più competizioni, esclusa, a scanso di equivoci, la gara stessa;
– (iv) limitazioni alla possibilità di effettuare test aerodinamici o di altro tipo;
– (v) la sospensione da un’intera Competizione o da più Competizioni, compresa, a scanso di equivoci, la gara stessa.
– (vi) esclusione dal Campionato; o
– (vii) riduzione del Budget Cap, a condizione che la sanzione di cui all’Articolo 9.1(c)(vii) sia applicata solo in relazione al Periodo di rendicontazione dell’intero anno immediatamente successivo alla data di sanzione (e ai successivi Periodi di rendicontazione dell’anno intero, ove applicabile).