Il Codacons si mobilita a tutela di chi ha consumato wurstel contaminati dal batterio Listeria attraverso una richiesta di risarcimento per danni morali e fisici: per aderire all'iniziativa sarà sufficiente fornire una prova di acquisto e consumo dei prodotti alimentari incriminati sul sito internet dell'ente.
Il Codacons ha deciso di intervenire a tutela dei cittadini coinvolti nel consumo dei wurstel o di altri prodotti alimentari contaminati dal batterio Listeria.
Il consumatore per inoltrare la richiesta di risarcimento dovrà fornire la prova dell'acquisto e/o del consumo dell'alimento incriminato e referti medici attestanti la conseguente intossicazione e successivi danni alla salute.
Il Codacons ha infatti lanciato una raccolta dei casi per imbastire una richiesta risarcitoria in favore dei cittadini coinvolti. Questo il comunicato attraverso il quale l'ente ha promulgato l'iniziativa:
Dunque, chi ha consumato questi prodotti potrà agire per la tutela dei propri diritti e chiedere il risarcimento dei danni morali e materiali subiti, anche solo su fronte dei rischi sanitari corsi.
Non è la prima volta che Codacons richiede un risarcimento per il consumo di generi alimentari contaminati dal batterio Listeria: basti pensare ad esempio al caso del 2018 di prodotti di verdure surgelate a marchio Findus. Anche in quell'occasione l'Ente aveva intimato alla azienda accusata il ritiro dal mercato dei prodotti contaminati.
Il 2 Agosto 2022 nei territori della Lombardia e dell’Emilia-Romagna era scattato l'allarme per il batterio Listeria, dopo la segnalazione di 29 casi e addirittura due vittime.
Ciò ha portato le Autorità ad investigare nello stabilimento dell’azienda produttrice dei würstel incriminati e, accertata la contaminazione del pericoloso batterio, hanno proceduto al ritiro precauzionale di tutti i prodotti commercializzati fino al 12 Settembre e distribuiti in varie catene di supermercati.
La stessa azienda produttrice dei wurstel aveva diffuso un comunicato per avvisare i consumatori dei propri prodotti alimentari circa il rischio contaminazione degli stessi contrassegnati con marchio di identificazione IT 04 M CE e con indicazione del periodo di scadenza riportato in etichetta ricompreso tra il 20/09/2022 e il 05/12/2022.
Con l'aumento dei casi di contaminazione e addirittura il decesso di alcune persone, il Ministero della Salute aveva diffuso i dati ufficiali sull'accaduto informando i cittadini circa l’esistenza del focolaio di listeriosi con numerosi casi clinici e la presenza del ceppo ST 155 – Listeria - in würstel a base di carni avicole.
L'Ente che tutela il consumatore ha perciò deciso di diffidare l’azienda produttrice dei Wurstel contaminati dalla Listeria ad intervenire immediatamente per la risoluzione della problematica incentivando un attento ed opportuno monitoraggio dei prodotti già in commercio, ovvero da commercializzarsi, onde evitare per quanto possibile di esporre i consumatori del prodotto a pericoli per la propria salute.
Ad oggi, le persone contagiate e affette dalla malattia sono in aumento e, purtroppo, risulta in salita anche il numero di decessi dovuti al batterio killer.
Il Codacons non ha potuto restare indifferente sulla vicenda che ha colpito molti consumatori, iniziato questa campagna di raccolta dei casi per inoltrare la richiesta di risarcimento.
Una piccola consolazione per chi ha consumato questi prodotti e ha riportato danni alla propria salute, anche se qualunque sia l'importo del risarcimento non sarà mai sufficiente ai parenti di chi ha perso un proprio caro per questa assurda vicenda.
Un altro caso sospetto di listeria in Italia e un altro decesso. Si tratta di uomo di 80 anni di Alessandria che ha mangiato dei würstel crudi di pollo, si è ammalato di meningite da listeria monocytogenes ed è morto.
Il fatto risale allo scorso 29 Settembre e subito il Ministero della salute, la direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, l'ASL, i carabinieri del NAS e la procura di Alessandria hanno cominciato a lavorare al caso.
Secondo l'inchiesta in corso risulta che l'uomo avesse comprato dei würstel di una grande azienda alimentare. E la presenza del batterio è stata riscontrata nei campionamenti effettuati presso uno stabilimento di produzione. Si tratta quindi di carne di pollame esposta a un'infezione batterica.