Si è tornati a parlare del caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo e che ora, secondo l'ex pm Maria Angioni, potrebbe trovarsi in Tunisia. La donna, che per prima indagò sulla sparizione della piccola, ha sempre sostenuto che Denise fosse ancora viva, lamentando una serie di depistaggi e false informazioni che ne avrebbero rallentato la ricerca, fino a portare ad un nulla di fatto. A darle ragione anche il programma Ore 14 su Rai 2, che da qualche giorno è tornato sulla vicenda, riaprendo una vecchia pista: quella valtellinese.
Si tratta di una pista già seguita dagli inquirenti, che sono rimasti però a mani vuote, come spesso è successo nel caso della piccola Denise, che nel corso degli anni ha attirato le più svariate congetture. È la pista valtellinese, che parte dal famoso video registrato dalla guardia giurata di Milano che nel 2004, poco dopo la scomparsa, notò una bambina somigliante a Denise e chiamata "Danas" in strada, davanti ad un istituto bancario, in compagnia di una donna. In effetti la somiglianza è molta e il video si diffonde a perdita d'occhio, attirando l'attenzione di una donna egiziana, che testimonia poco dopo di aver tenuto Denise in casa propria. Tutto ruoterebbe intorno a Shakira, la donna ripresa in compagnia della bambina nel famoso video e che, stando al racconto della donna egiziana, sarebbe di origine kosovare e avrebbe portato la piccola in Valtellina.
I carabinieri decidono di seguire la pista. È il 2005 e partono per cercare Denise, scoprendo un matrimonio a cui le presunte famiglie coinvolte nel rapimento dovrebbero partecipare. Ma quando arrivano si rendono conto che alcuni invitati non si sono presentati e molti tavoli sono vuoti: che qualcuno li abbia avvisati? Le indagini si fermano con un buco nell'acqua, ma ora i giornalisti di Rai 2 sostengono che la pista non possa essere considerata ancora chiusa. E la chiave di risoluzione sarebbe una certa Juliet, una donna kosovara in qualche modo imparentata a Shakira che potrebbe saperne di più sulla vicenda. Ora la donna si troverebbe in Germania, dove si sta cercando di rintracciarla.
Sulla questione è tornata anche l'ex pm Maria Angioni, che vive ora in Tunisia con la sua famiglia. "La scomparsa di Denise ha inciso molto su questa nostra decisione di trasferirci - ha spiegato a Quarto Grado. Il legame tra Mazara del Vallo e Tunisi è fortissimo e c’è una pressione, una violenza in questa vicenda che mi conferma la base di partenza: la bambina, adesso ragazza, è viva". Queste le parole della donna, che per prima indagò sulla scomparsa della piccola e che ha ora riferito di essere in contatto "con diverse ragazze che potrebbero essere Denise Pipitone".
Ma ci ha tenuto anche a precisare: "Non sto portando avanti nessuna indagine, ma spero che la magistratura sfrutti in qualche modo la mia esposizione per avere spunti per acquisire informazioni. Io sono qui a Tunisi come un simbolo. Non vado a cercare Denise Pipitone e a disturbare le persone, ma tengo alta l'attenzione. Voglio che quella bambina torni a casa e chiedo che le istituzioni facciano del loro meglio per risolvere la vicenda: è il miracolo che io mi aspetto da anni".