Fiorentina-Hearts, andiamo a scoprire le probabili formazioni del match che andrà in scena oggi pomeriggio alle 18:45 allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Una partita che sa di ultimo treno per i viola per centrare il primo posto nel girone, nonostante le possibilità, a prescindere dalla partita di oggi, restano molto basse. Primo posto che, però, garantirebbe alla Fiorentina di evitare i sedicesimi di finale, turno nel quale le seconde classificate incontrano le terze dei gironi di Europa League.
Pochi dubbi per mister Italiano, che scenderà in campo con il consueto 4-3-3. Gli unici, almeno per ora, ballottaggi, infatti, riguardano Dodo-Terzic e Zurkowski-Maleh. In porta toccherà ancora a Gollini, mentre in difesa, sulla fascia destra è favorito il brasiliano Dodo per una maglia da titolare, con Igor e Milenkovic a formare la coppia centrale e Biraghi sul versante sinistro. A centrocampo, oltre a Zurkowski, in vantaggio su Maleh, ci saranno anche Amrabat e Barak. Per quanto riguarda il tridente d'attacco, invece, i tre davanti saranno Kouamé, Cabral e Nico Gonzalez.
Ridisegna la sua squadra Robbie Nielson, che rispetto alla gara di andata schiererà i suoi uomini con il 4-2-3-1. In porta ci sarà Gordon, mentre la difesa sarà composta da Atkinson, Kingsley, Cochrane e Halliday. A centrocampo Grant e Kiomourtzoglouagiranno davanti la difesa, con Ginnelly, Humphrys e McKay sulla trequarti a supportare l'unica punta Shakland.
Queste le parole di Vincenzo Italiano in conferenza stampa: "Dovremo cercare di reagire, per l’ennesima volta, ad un brutto risultato. Per forza di cose dobbiamo andare in campo cercando il risultato e confermare le cose positive che abbiamo fatto intravedere a partire dall’Atalanta, fino alla Scozia e con la Lazio, senza pensare ai risultati che abbiamo avuto. Dobbiamo scendere in campo con testa e qualità, con l’approccio giusto come visto in Scozia. Per me finisce il discorso Lazio, e non voglio più neanche pensare a come si perde e perché. Sappiamo dove sbagliamo e dove dobbiamo migliorare. Le prestazioni ci sono sempre, di livello, ovunque, abbiamo fatto pochi risultati perché sbagliamo troppi gol, lo sappiamo. Penso, anzi, che competizioni come queste ti fanno crescere e diventare più bravo. Anche domani possiamo far bene, ci stiamo abituando a questi ritmi. Dobbiamo migliorare e crescere.