Ancora una giovane vita spezzata sulla strada. Ancora un crudele destino consumatosi. Nel primo pomeriggio di oggi si è verificato un gravissimo incidente stradale sulla Statale per Agerola. Coinvolti un’autovettura ed un scooter.
Il mezzo a due ruote procedeva in direzione Gragnano e, giunto alla curva all’altezza di Sigliano (nel comune di Gragnano), si è scontrato frontalmente ed in modo violento con un’autovettura proveniente dal senso di marcia opposto.
A causa dell’impatto il giovane Catello Longobardi, 16enne di Castellammare di Stabia che era alla guida della moto, è stato sbalzato al suolo battendo la testa sull’asfalto. Sin da subito si era capito che le sue condizioni erano molto serie, pertanto è stato trasportato in codice rosso presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia dove i medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita ma i gravi traumi riportati ne hanno causato il decesso.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia e la Polizia Municipale di Gragnano per ricostruire l’esatta dinamica del tragico sinistro. Gli investigatori hanno interrogando l’autista dell’auto per fare una prima ricostruzione dell’incidente oltre a sottoporlo a tutti i test come la prassi richiede.
Nella speranza che si possa capire meglio quello che accaduto ed avere più chiara la situazione, si stanno cercando anche immagini dalle telecamere pubbliche e private nella zona. Nel frattempo familiari ed amici del 16enne sono accorsi all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia fra lacrime e dolore per un destino così crudele.
Tra i rischi più frequenti in moto che spesso sono causa di incidenti in moto generalmente si tende a sottovalutare gli effetti dello stato d’animo del conducente.
A questo si aggiungono i rischi in moto esterni, quelli che dipendono dalla strada e dagli altri conducenti. Sulla base delle statistiche sugli incidenti in moto più frequenti, il RoSPA (Royal Society for the Prevention of Accidents) ha individuato i rischi più sottovalutati:
Inesperienza nell’affrontare le curve, soprattutto fuori dal centro abitato;
– Incidenti in moto agli incroci;
– Incidente durante un sorpasso in moto;
– Perdita di controllo della moto e caduta;
– Incidente in moto provocato dalla velocità inadeguata.
Se entri in curva ad una velocità troppo alta ti ritrovi con un grosso problema. Quando la strada ti dà indizi su come è fatta la curva, usali. Ad esempio:
La curvatura delle linee bianche;
– Il percorso dei pali elettrici;
– La linea di alberi o siepi a bordo strada.
In caso di dubbi sulla conformazione della strada è sempre meglio rallentare prima della curva e avere maggiori margini di manovra senza dover frenare dopo.
Mentre ti avvicini agli incroci, cerca di capire dove puntano gli occhi del guidatore che proviene dalla direzione opposta e, dalle ruote, se sta iniziando a svoltare. Questo permette di percepire la velocità dei veicoli solo attraverso la sagoma a una distanza medio-lunga.
Gli errori da non fare sono:
– Presumere che le altre auto di fronte rallenteranno per farmi completare il sorpasso.
– Fare sorpassi dove sono vietati, cioè in prossimità di curva, incroci, piazzole di sosta, attraversamenti pedonali, avvallamenti nella strada, altri segnali di divieto;
Un luogo molto comune vuole che prima o poi ogni motociclista (o quasi) debba cadere.
Per limitare al minimo il rischio di caduta in moto il RoSPA consiglia di non stare troppo vicino al veicolo davanti. In questo modo si avranno molteplici vantaggi:
– Il guidatore davanti ci può vedere da tutti i retrovisori;
– Se il veicolo frena si ha il tempo di reagire e frenare in tempo;
– In caso sia necessario, lo spazio davanti permette di imboccare una via di fuga laterale all’auto che frena a una velocità minore;
Quanto invece al rischio di caduta in moto per asfalto scivoloso la prevenzione è l’unica arma più efficace. Andare piano se si è già in circolazione, altrimenti meglio non uscire.