Duvan Zapata è stato fermato in banca dalla vigilanza, rea di averlo scambiato per un malintenzionato. L'attaccante dell'Atalanta, fermo ai box per infortunio, è stato protagonista di questo spiacevole episodio a causa di un vestiario, forse considerato poco idoneo. Il colombiano, infatti, indossava una felpa con cappuccio e una tuta.
Da qui non si passa, una frase che con grande probabilità Duvan Zapata si sarebbe aspettato di sentire in campo, ma di certo non in banca. Il tutto è avvenuto nel pieno centro di Bergamo, mentre l'attaccante si recava a un appuntamento con il suo consulente finanziario. Il 31enne colombiano, infatti, è stato bloccato all’ingresso di Fideuram, private banking con sede in piazza Matteotti.
Il calciatore dell’Atalanta è stato tradito dal suo outfit, che ha impedito agli agenti di riconoscerlo in un primo momento: pantalone di tuta e felpa con cappuccio e una "sospettosa disinvoltura". Quando Zapata si è avvicinato alle porte della banca, la security l’ha respinto: Dove pensa di andare?. L’attaccante ha provato a identificarsi, spiegando chi fosse e perché volesse entrare. Il dialogo è proseguito per qualche istante, fino all’intervento del responsabile di Fideuram: Duvan è un nostro cliente, ma la security non lo poteva sapere. Gli addetti stavano semplicemente facendo il loro lavoro, garantendoci un servizio di vigilanza in un interspazio tra l’ingresso e la strada.
Solo un incidente, dunque, risoltosi nel giro di qualche minuto. Nel frattempo il colombiano continua a lavorare per recuperare dall'infortunio che lo tiene lontano dai campi ormai da inizio settembre: dopo essere rientrato parzialmente in gruppo, nella giornata di mercoledì ha svolto l'intera seduta d'allenamento con i compagni ed è probabile un suo ritorno tra i convocati per il match con la Lazio.