Valeria Marini, qualche anno fa, è stata vittima di una truffa in cui ha versato parecchio denaro per un cortometraggio mai realizzato.
Secondo quanto riportato, nel 2015, alla showgirl 55enne fu proposto di interpretare il ruolo da protagonista in un prodotto cinematografico rimasto incompiuto.
Per la produzione del cortometraggio, Valeria Marini versò 16 mila euro in anticipo e, nonostante, il film non abbia mai visto la luce, questi soldi non sono mai tornati indietro.
Stando a quanto si apprende, l’attrice si è opposta alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura nei confronti del produttore cinematografico Giuseppe Milazzo.
La Procura, infatti, ritiene che la questione non abbia un rilievo penale, bensì civilistico e, dunque, per tali ragioni è stata richiesta l’archiviazione.
Secondo quanto riportato dalla società di produzioni del signor Milazzo:
Nell’udienza del 31 Ottobre 2022, in realtà, era già stata impostata da parte del pubblico ministero l’archiviazione per insussistenza della richiesta e dove altresì nonostante la rinnovata richiesta da parte dei legali della signora Marini, il Giudice non ha ancora pronunciato nessun tipo di giudizio e non ha quindi riavviato le indagini.
Inoltre, secondo gli avvocati del produttore cinematografico catanese, il film non sarebbe stato realizzato anche per motivi legati alle esigenze di Valeria Marini.
Insieme a Valeria Marini, anche un’altra donna si è costituita parte civile poiché, anche lei avrebbe versato una cifra di quasi 20 mila euro per la produzione dello stesso cortometraggio.
Secondo quanto riportato da il Messaggero, infatti, Giuseppe Milazzo le avrebbe proposto il ruolo da co-protagonista, all’insaputa della Marini.
Solo durante la preparazione del film, la showgirl 55enne si rese conto che la sceneggiatura differiva nettamente da quanto le era stato proposto e, per questo motivo, Valeria Marini richiese di rendere le scene più attinenti alla trama iniziale da lei stessa approvata. Fu a quel punto che, il produttore 48enne, sparì nel nulla senza portare a termine il lavoro.
Il contenzioso giudiziario tra la famiglia Marini e il produttore cinematografico Giuseppe Milazzo è aperto da anni.
Tempo fa, anche la madre della showgirl, Gianna Orrù, è stata convinta a investire 335 mila euro con la promessa di considerevoli guadagni futuri che non arrivarono mai.
Anche la madre di Valeria Marini chiese indietro i soldi a Milazzo, ricevendo un netto rifiuto.
Proprio per questo motivo, da anni, l’uomo sta affrontando un altro processo con l’accusa di aver truffato la signora Orrù per 335 mila euro.
Secondo la ricostruzione fornita dalle indagini, l’uomo, rinviato a giudizio a dicembre del 2021, con l’accusa di truffa aggravata, avrebbe proposto alla donna 81enne un piano di investimento in criptovalute.
Pare che, l’investimento in questione, sia andato male e che Milazzo si sia rifiutato di restituire alla madre di Valeria Marini la somma versata.