Un Lorenzo Musetti assolutamente perfetto, quello che sta incantando al Masters 1000 di Parigi-Bercy. "Non si può giocare meglio di così", dirà a fine partita. E ha ragione, una prestazione formidabile per ribaltare la partita contro il norvegese Casper Ruud, testa di serie numero 3 del tabellone, arrivando così per la prima volta ai quarti di finale in un Masters 1000 in carriera.
È una crescita verticale, vertiginosa, quella negli ultimi mesi: dal trionfo di Amburgo è scattato qualcosa. A farne le spese è un top 5 al mondo: è la prima volta che batte uno tra i primi cinque della classifica generale. E ora l'allievo di Simone Tartarini attende il vincitore del match tra Djokovic e Khachanov, che in passato hanno già vinto il torneo parigino nel corso della loro carriera.
Lorenzo Musetti parte subito bene, ottenendo due palle break, subito sventate però dal norvegese al quinto game. Tutto regolare fino al 4-5, ma lì Musetti compie diversi errori e fa pendere l'equilibrio dell'incontro dalla parte di Casper Ruud: è 6-4. Il carrarino poi fa un gesto eloquente: si tocca la tempia come a dire "mi è mancata la concentrazione nel momento chiave".
Il tennista azzurro però si dimostra un giocatore solido, anche mentalmente, reagendo nel secondo set dove riesce a strappare il servizio al norvegese, che non pare efficace come prima con il suo dritto. Poi Musetti perde il turno di battuta, ma Ruud continua ad essere impreciso e il set si chiude sul 6-4 in favore dell'italiano, mentre il norvegese avverte un dolore addominale e richiama l'intervento del fisioterapista.
Il terzo set è quello decisivo, e Musetti prende il largo ancora una volta al quinto game. Poi l'azzurro ha la capacità di rimanere concentrato e chiude in scioltezza: altro 6-4.