Bonus bollette 600 euro lavoratori dipendenti: ecco come funziona questo sussidio che può essere concesso dai datori di lavoro ai propri dipendenti per permettere loro di arginare e di contrastare gli effetti subiti a causa del caro bollette.
Con la pubblicazione della circolare n. 35/E del 4 novembre 2022 da parte della Direzione Centrale Coordinamento Normativo dell'Agenzia delle Entrate, quest'ultima ha fornito tutte le indicazioni e ha chiarito quali sono le regole sulla nuova disciplina del welfare aziendale, la quale viene regolata attraverso le disposizioni che sono contenute all'interno dell'art. 12 del decreto legge n. 115 del 9 agosto 2022.
La circolare n. 35/E del 4 novembre 2022 pubblicata dall'Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni per i datori di lavoro che intendono erogare ai propri dipendenti somme o rimborsi per contenere il costo di energia elettrica, acqua e gas naturale.
In particolare, l'art. 12 del decreto legge n. 115 del 9 agosto 2022 (c.d. decreto Aiuti-bis), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 12 del 21 settembre 2022, dispone, soltanto per il periodo d'imposta 2022, che:
Questo innalzamento del valore dei sistemi di welfare aziendale erogabili dai datori di lavoro ai propri lavoratori dipendenti sostituisce il precedente limite che era fissato a 258,23 euro.
La suddetta circolare comunica anche l'allargamento della quota di non concorrenza alle utenze domestiche.
Per quanto riguardo l'anno di imposta relativo al 2022, infatti, "sono incluse tra i fringe benefit concessi ai lavoratori dipendenti anche le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale".
Per utenze domestiche si fa riferimento a quegli immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari, a prescindere che vi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio. Come ad esempio:
La suddetta circolare dell'Agenzia delle Entrate specifica inoltre che "il limite massimo di non concorrenza al reddito di lavoro dipendente dei beni ceduti e dei servizi prestati, nonché delle somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche, è innalzato da euro 258,23 a euro 600".
L'allargamento della quota di non concorrenza alle utenze domestiche prevede che rientrano tra i fringe benefit anche i beni ceduti e i servizi prestati al coniuge del lavoratore o ai familiari, nonché i beni e i servizi per i quali venga attribuito il diritto di ottenerli da terzi.
La suddetta circola specifica anche che:
enerli da terzi.