Data pagamento Naspi novembre 2022. I percettori di Naspi attendono di conoscere la data di erogazione dell’indennità di disoccupazione per quanto riguarda il mese di novembre.
Gli accrediti della Naspi dovrebbero iniziare dalla prima della metà del mese, con tutta probabilità a partire dal 9 novembre. Per verificare l’esatta data del pagamento è necessario accedere al proprio fascicolo previdenziale sul sito web dell’Inps. L'importo di novembre 2022 dovrebbe essere maggiorato grazie al bonus 200 euro del decreto Aiuti, l’indennità una tantum dell’ex governo Draghi che però non arriverà per tutti.
La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego ( NASpI ) è una indennità mensile di disoccupazione, istituita dall’articolo 1, decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 – che sostituisce le precedenti prestazioni di disoccupazione ASpI e MiniASpI – in relazione agli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati a decorrere dal 1° maggio 2015. La NASpI viene erogata su domanda dell’interessato.
La NASpI spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto involontariamente l’occupazione, compresi:
A partire dal 1° gennaio 2022 la prestazione spetta anche agli operai agricoli a tempo indeterminato dipendenti dalle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci di cui alla legge n. 240 del 1984.
Non possono accedere alla prestazione:
Oggi l’indennità di disoccupazione è riconosciuta per la metà dei periodi lavorati negli ultimi quattro anni, ossia per un massimo di 24 mesi. La Lega chiede di scendere al di sotto del 50% del periodo lavorato negli ultimi 48 mesi. La Naspi, quindi, non spetterebbe più per la metà dei mesi lavorati nel quadriennio precedente, bensì per il 40% o persino il 30%. Ad esempio, chi ha lavorato un anno prenderebbe la Naspi per 3 o 4 mesi, a differenza del semestre riconosciuto oggi. Semmai dovesse esserci una riforma dell’indennità di disoccupazione questa riguarderà anche la Dis-Coll, ossia quella misura che spetta ai collaboratori, ai dottorandi e agli assegnisti di ricerca.
Nel 2021 l’indennità di disoccupazione Naspi pesava 13 milioni di euro sulle casse dello stato, 5,6 milioni dei quali erano versati dalle aziende. Già nell’ultima Legge di Bilancio era stato approvato un taglio della Naspi al 3% dopo il sesto mese, la le nuove regole potrebbero decurtare ancora di più l’indennità di disoccupazione. Questa soluzione, inoltre, permetterebbe di risparmiare soldi a livello statale da utilizzare – per esempio – per finanziare la riforma delle pensioni, con le nuove ipotesi su Opzione Uomo e Quota 103.
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