"Il Pakistan ha emesso un mandato ci cattura internazionale" per i genitori di Saman Abbas, 18enne scomparsa e uccisa a Novellara di Reggio Emilia ormai oltre un anno fa.
A riportare la notizia a Quarto Grado Maria José Falcicchia, direttrice della seconda divisione dell'Interpol che ha parlato ai microfoni di un programma televisivo.
Nelle scorse settimane le autorità del Pakistan hanno recepito la fondatezza delle attività svolte in Italia dai carabinieri di Reggio Emilia e dall'autorità giudiziaria supportata dai servizi di cooperazione di polizia. Dopo una valutazione molto lunga per un caso complicato anche per loro e senza precedenti, hanno deciso di fare propria la 'red notice', ossia la richiesta di arresto internazionale già nel circuito Interpol, delegando le autorità di polizia del Punjab, regione dalla quale proviene la famiglia di Saman.
Delitto Saman Abbas: ancora ricercati i genitori
Per il caso della 18enne è già stato arrestato lo zio Danish Hasnain, ritenuto l'autore del delitto, e i cugini di Saman, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq.
Il 10 febbraio è previsto l'inizio del processo che vede al banco degli imputati zio, cugini e genitori, accusati a vario titolo per i reati di concorso di sequestro di persona, omicidio e soppressione di cadavere.
Falcicchia ha proseguito.
L'Italia ha già chiesto l'estradizione Il Pakistan cita un vecchio trattato del '72, ma per noi l'estradizione non è esclusa. Non c'è un attuale trattato firmato da entrambi i Paesi ed esiste l'estradizione di cortesia, una consuetudine internazionale che spesso tanti Paesi adottano. Siamo molto fiduciosi per la sensibilità che abbiamo riscontrato dalle autorità pachistane, sono stati due anni lunghi ma non privi di impegno e di continue attività svolte dall'Interpol e dal nostro esperto di sicurezza presso l'ambasciata in Pakistan. Recentemente i nostri vertici di cooperazione internazionale, il generale Giampiero Ianni e il prefetto Vittorio Rizzi, hanno incontrato le autorità pachistane a margine di un incontro in India.