Sono minuti di terrore per le vicende legate alla guerra in Ucraina. Dopo che un missile ha colpito la Polonia, uccidendo due civili vicino al confine ucraino, si cerca di chiarire come si sono svolti i fatti. La tensione si taglia con un coltello: la Polonia è un membro Nato dal 1999 e sulla questione si sono già espresse la stessa Organizzazione e l'Unione Europea, condannando fortemente il gesto. Lo si legge in un comunicato congiunto, diffuso dall'Unione Europea, dei leader del G7 e della Nato.
Il presidente Usa Joe Biden ha però invitato alla calma, perché il missile potrebbe non essere partito dalla Russia come inizialmente si pensava. Anzi, secondo Biden sarebbe "improbabile" l'ipotesi che il razzo che ha ucciso due polacchi sia stato lanciato da Mosca.
Questa interpretazione di Biden nasce dal suo confronto telefonico con il presidente polacco Andrzej Duda e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Lo stesso presidente polacco aveva parlato di "nessuna prova evidente" della colpevolezza dei russi, anche se i resti dell'arma dimostrerebbero che sia stata fabbricata in Russia.
Anche la Cina e la Francia hanno esortato alla "massima cautela" sull'origine dell'attacco missilistico contro la Polonia. I transalpini hanno cercato di placare gli animi in una nota.
Secondo gli ultimi sviluppi, il missile che ha colpito la Polonia è stato lanciato dalle forze ucraine contro un missile russo in arrivo. Lo hanno riportato tre funzionari statunitensi rimasti anonimi. Questa valutazione si unisce alle dichiarazioni del presidente Biden, che al vertice del G20 in Indonesia aveva definito la responsabilità russa "improbabile".
Anche l'agenzia di stampa Associated Press scrive che, secondo i primi risultati dell'indagine sul missile, sarebbe stato lanciato dalle forze ucraine all'indirizzo di un missile russo. Sulla questione si è espresso anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando con la stampa a Bali. A margine del G20, Erdogan ha ricevuto le informazioni dal cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Le notizie circolate ieri sera sulla responsabilità russa nella caduta del missile in Polonia sarebbero un tentativo di "provocare uno scontro militare diretto fra la Nato e la Russia, con conseguenze per l'intero pianeta". Questa l'accusa del vice rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Dmtry Polyansky, citato dalla Tass.