20 Nov, 2022 - 10:58

Giornata mondiale dei diritti dei bambini: disparità socioeconomich...

Giornata mondiale dei diritti dei bambini: disparità socioeconomich...

Oggi 20 Novembre si celebra la Giornata mondiale dei diritti dei bambini e degli adolescenti, ma in Italia e nel mondo bambini e adolescenti continuano a essere vittime di disuguaglianze.

Nel nostro Paese bambini e adolescenti subiscono l’impatto di disparità socioeconomiche, educative e territoriali con effetti su salute e sul benessere psicofisico. Sempre più minori vivono in zone inquinate, in condizioni di povertà alimentare, in aree in cui mancano pediatri, consultori familiari, centri diurni e servizi per la salute mentale.

Nel mondo un bambino su due vive in paesi caratterizzati da un basso livello di inclusione a causa di povertà, guerra, cambiamenti climatici, migrazioni forzate e rischi legati all’ambiente digitale.

La data scelta per questa giornata coincide con il giorno in cui l’Assemblea generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959 e la Convenzione sui diritti del fanciullo, nel 1989.

Questi documenti sono la base del lavoro di protezione di tutti i bambini, in Italia e nel mondo.

È fondamentale, infatti, la protezione dei diritti di tutti i bambini per mirare ad un futuro dove non vi siano più discriminazioni e disuguaglianze.

Giornata mondiale dei diritti dei bambini: Unicef pubblica i dati

In occasione della Cop27, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici cominciata il 6 Novembre e conclusa il 18 Novembre in Egitto, l'Unicef ha pubblicato i dati sugli effetti dei cambiamenti climatici nel mondo.

Da questa analisi emerge che oltre 27 milioni di bambini in 27 Paesi del mondo, tra cui Ciad, Pakistan, Malawi e Bangladesh sono a rischio a causa di inondazioni devastanti che aumentano la possibilità di morire per annegamento o gravi malattie e che hanno come conseguenza la mancanza di acqua potabile, la malnutrizione e l’interruzione dei percorsi di istruzione.

In tutto il mondo, fino a 345 milioni di persone non hanno accesso a cibo nutriente a sufficienza. E la fame porta con sé conseguenze devastanti come la malnutrizione che rimane oggi una delle cause principali di mortalità infantile, oltre 13,5 milioni i bambini sotto i 5 anni che rischiano di morire di fame.

Ancora una volta, i dati sottolineano l’importanza di perseguire gli impegni presi e aumentare gli sforzi fatti finora per assicurare la protezione e il rispetto dei diritti dei bambini nel mondo, in un momento in cui questi sono messi particolarmente a rischio. 

In Italia l’infanzia è schiava delle disuguaglianze

Le disuguaglianze che caratterizzano la vita dei minori nel nostro Paese, secondo quanto riportato da un report di Save the Children Italia sono economiche, sociali, educative e di genere.

Dal rapporto emerge che la salute è influenzata non solo da fattori medici, ma anche dalle condizioni in cui le persone nascono, vivono, lavorano, crescono e poi invecchiano. Un esempio può essere la speranza di vita alla nascita nel 2021 che è pari a 82,4 anni, ma ci sono 3,7 anni di differenza tra chi nasce a Caltanissetta (80,2) e chi nasce a Firenze (83,9).

Nonostante il sistema sanitario italiano sia uno dei migliori del mondo, ci sono enormi differenze a livello regionale, aggravate inoltre, dai due anni di pandemia.

Le parole del presidente Claudio Tesauro

In Italia l’81,9% dei bambini vive in zone inquinate dalle polveri sottili, più di un bambino su 3 nella fascia 3-10 anni è in sovrappeso e uno su 4 non pratica sport. E la povertà alimentare colpisce un bambino su 20 e la mensa scolastica non è un servizio essenziale gratuito.

In molte regioni, malattie diagnosticabili precocemente sono escluse dagli screening neonatali, mentre i ricoveri per patologie neuropsichiatriche infantili sono aumentati del 39,5% tra il 2019 e il 2021: le prime due cause sono psicosi e disturbi del comportamento alimentare.

Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia ha detto:

virgolette
Questi dati mostrano la necessità di mettere la salute al centro di tutte le scelte politiche, dalla tutela dell’ambiente urbano alle mense scolastiche, fino agli spazi per lo sport e il movimento, con una particolare attenzione al tema della salute mentale degli adolescenti, fortemente colpiti dalla pandemia. Questo impegno è ancor più urgente oggi, in un Paese che attraversa una difficile fase economica e che ha toccato il picco di quasi un milione e 400 mila bambini in povertà assoluta. Per molti di loro, la povertà materiale ed educativa si traduce anche in povertà di salute e occorre fare di tutto per spezzare questo circolo vizioso, orientando le risorse disponibili sui territori che maggiormente soffrono queste difficoltà.
AUTORE
foto autore
Valentina Todaro
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE