Davanti al Colosseo sono sempre presenti uomini vestiti da gladiatori e centurioni in attesa di turisti desiderosi di scattare foto ricordo e selfie a pagamento. Tra questi c’erano anche i tre individui che sono recentemente stati arrestati dagli agenti del commissariato Celio, colpevoli di aver estorto con la forza il denaro ai turisti. Come se non bastasse, il pagamento di selfie e foto ricordo con sfondo il Colosseo è illegale dal 2019, anno in cui la giunta capitolina ne vietò l’attività.
Gli uomini della polizia di Roma hanno ricevuto diverse segnalazioni da parte di turisti, italiani e stranieri, costretti con la forza al pagamento di somme di denaro sempre più elevate da parte di centurioni e gladiatori per selfie e foto ricordo. Le modalità sono sempre le medesime: gli uomini si avvicinano ai turisti ignari ed invitano a fare una fotografia con loro. Dopo lo scatto, immediata era la pretesa del pagamento, spesso accompagnato da violenze e minacce. I racconti sono stati numerosi: nel caso di un turista del nord Italia, il costo del classico selfie sarebbe stato di 40 euro. Al rifiuto, i gladiatori lo hanno circondato e dopo averlo minacciato, sono riusciti ad estorcere circa 150 euro.
Un altro malcapitato, in questo caso si tratta di un turista irlandese, è stato scortato fino al bancomat più vicino e costretto a prelevare la somma di 200 euro. Non soddisfatti, hanno poi richiesto altri 50 euro al giovane visitatore, costretto a pagare.
Raccolte diverse testimonianze, la polizia ha provveduto all’identificazione e all’arresto dei tre uomini: per due di loro sono stati comminati gli arresti domiciliari, per il terzo, non potendo fornire un indirizzo presso il quale scontare la stessa misura, è stato previsto il carcere. L’accusa a loro carico è di reato di estorsione, da unirsi ad uno già precedente riguardante una tentata rapina.