Una leggenda dell'atletica leggera dice addio. Sei giorni fa ha compiuto 40 anni, ora decide di ritirarsi dall'attività agonistica: Asafa Powell, ex uomo record dei 100 metri piani, abbandona le gare. Il giamaicano nato a Saint Catherine termina una carriera longeva e piena di trionfi, che sarebbero stati enormemente più significativi se non fosse "capitato" nella stessa era di Usain Bolt, l'essere umano più veloce della storia dell'atletica leggera.
Asafa Powell è senz'altro uno dei più grandi corridori dell'epoca recente. Un dato significativo per comprendere il livello clamoroso che ha tenuto per tutto l'arco della carriera: per 97 volte ha corso sotto il muro dei 10 secondi nei 100 metri. Una statistica incredibile per il classe 1982, che il 9 settembre 2007 riuscì anche a registrare il record del mondo con il tempo di 9"74, realizzato a Rieti.
Il record del mondo poi è stato strapazzato dal connazionale Usain Bolt, che riscrisse i limiti umani relativi sia alla velocità sia al numero di vittorie nell'atletica. Asafa Powell riuscì addirittura a migliorarsi, con il record personale di 9"72, ma il suo compagno di staffetta correva ad un altro passo rispetto a tutti. Insieme a Bolt vinse l'oro alle Olimpiadi di Rio 2016, dopo la revoca di quello ricevuto a Pechino 2008 per la positività di Nesta Carte. A Londra 2012 Powell si infortunò in finale, chiudendo all'ottavo posto.
Un percorso fantastico per un atleta fuori dal comune: è il quarto atleta pià veloce della storia sui 100 metri piani, dopo soltanto ai connazionali Usain Bolt e Yohan Blake e l'americano Tyson Gay. Gli ultimi anni di carriera sono stati ai margini dei grandi palcoscenici, ma va ricordato che nel maggio del 2021 è stato capace di correre ancora in 10"07 in Florida, nella sua ultima gara ufficiale.
Il suo palmares parla chiaro: un oro olimpico, due titoli mondiali, cinque medaglie complessive oltre ad un argento iridato indoor e due ori ai Giochi del Commonwealth.