Frana Maratea oggi: il maltempo colpisce durante la notte che è appena trascorsa, portando danni, pericoli e criticità. Una parte della montagna sulla costa della spiaggia di Castrocucco è franata. I detriti a valle cadendo hanno distrutto una larga frazione di strada SS18.
Ancora l'Italia non sembra pronta a fronteggiare questo genere di danni causati dall'ambiente. Cura e attenzione per prevenire certe incombenze sono sempre più richieste dai cittadini e dalle autorità. L'esempio della frana ad Ischia ha insegnato a scapito di abitazioni e vittime, portando con sé traumi e paure di cui si sente parlare ogni giorno.
Qui su TAG2 facciamo luce sulla Frana Maratea di oggi. La speranza più diffusa è quella di non accumulare conseguenze e stragi continue legate al maltempo: al momento si tratta di incombenze tanto difficili quanto incontrollabili sia per gli abitanti, sia per le istituzioni.
Si cercano aggiornamenti, il sindaco, Daniele Stoppelli, chiede rinforzi e interventi da parte di altre autorità. Lo riferisce in una nota che fa comprendere quanto la situazione sia ad ora grave e complessa:
Si tratta di una frana di grandi dimensioni. I massi e i detriti hanno raggiunto il mare sottostante. Prima che volgesse l'alba, a Castrocucco di Maratea (Potenza) la frana si è staccata da una frazione di costa rocciosa sopra alla statale 18 ( Tirrena Inferiore al km 241,800). Per misure di sicurezza, la strada è stata chiusa e non è possibile il traffico in tutte e due le direzioni.
Tra le cause della frana a Maratea bisogna considerare l'insistenza delle piogge degli ultimi giorni che ha interessato particolarmente la zona colpita dal cedimento. La pioggia ha già danneggiato gran parte dell'area: circa 100 metri di strada hanno richiesto l'intervento dei Carabinieri. La circolazione delle auto è stata interrotta con tanto di intervento dei Vigli del fuoco e del personale Anas.
Una strada che ha iniziato a vedere le primi criticità di maltempo e che adesso arriva al culmine delle conseguenze. I Carabinieri hanno indicato agli automobilisti un percorso alternativo per garantire l'ordine provvisorio, ma è chiaro che la situazione richieda ulteriori interventi che possano ristabilizzare il tratto stradale e la sicurezza del luogo.
Questa mattina sono cominciati sopralluoghi approfonditi all'alba. A partecipare sono, primi tra tutti, i tecnici della Protezione civile della Regione Basilicata, per comprendere e definire al meglio quale sia "la reale entità dei danni, che al momento appaiono ingenti", dato che la strada è distrutta completamente.
Si stanno verificando ulteriori ispezioni sul campo e fortunatamente al momento non risultano vittime, feriti, o persone coinvolte nelle conseguenze del disastro ambientale.
Un testimone ha descritto così l'ambiente dopo essersi accorto della caduta dei massi che si sono arrestati in mare:
La situazione è gravissima e la riportano gli stessi Vigili del fuoco:
"A partire dal Km 241+800 al Km 241+600 per circa 200 metri un ammasso di rocce dopo aver abbattuto le reti paramassi, è arrivato sino alla spiaggia che si trova al di sotto della costa."
Un lavoro approfondito e meticoloso per garantire maggiore sicurezza sul campo. Gli addetti alla sicurezza dell'area operano con autopompa e fanno luce sul territorio. Due fuori strada e macchine operatrici per movimento terra si attivano per un totale di dieci unità. Tra queste: due cinofile incaricate alla verifica del costone e per accertare che non ci siano state persone travolte dalla frana. Si conferma che il disastro non abbia fatto alcun numero di vittime.