L’intervento sul cuneo fiscale previsto dal governo nella manovra rispetto alle necessità come l’aumento del costo della vita e l’inflazione che ormai ha raggiunto il 12-13%, non è sufficiente per affrontare la durezza di questa fase. Noi chiediamo che questo intervento sia più largo. Una delle cose che avevamo proposto, proprio perché siamo in una condizione straordinaria con un’inflazione mai vista da 40 anni, che si intervenisse con uno strumento che si chiama fiscal drag. Cioè un recupero dell’inflazione con un automatismo che collega le detrazioni all’inflazione reale, così Gianna Fracassi, vicesegretaria generale Cgil, intervenuta a "L'imprenditore e gli altri" su Cusano Italia Tv.
Con il maxi emendamento del governo alla Manovra, che entro il 31 dicembre deve essere approvata dal Parlamento, cambia il taglio del cuneo fiscale che sarà del 3% sotto i 25mila euro e del 2% per i redditi tra i 25 e i 35mila euro.
Tra le altre novità che si vanno definendo in queste ore, il governo ha deciso di fare un passo indietro sulla soglia di 60 euro per l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici, in seguito al parere della Commissione europea. La Cgil ha accolto con favore la revisione della norma sul pos.
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