Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto durante la quindicesima edizione della "Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d'Italia nel mondo", tenutasi alla Farnesina. Un confronto, quello della due giorni in programma il 21 e 22 dicembre al ministero degli Esteri, che vede impegnati oltre 100 titolari di sedi diplomatiche a discutere di un tema particolarmente attuale: "La diplomazia italiana al servizio del Paese in un mondo che cambia". Un argomento la cui importanza è stata sottolineata fermamente dal capo dello Stato nel suo messaggio.
I cambiamenti climatici, la povertà diffusa e la crescente minaccia dell'insicurezza alimentare, una corretta gestione dei flussi migratori, richiedono oggi più che mai maggiore interazione fra gli Stati e un multilateralismo più efficace. In altre parole più diplomazia.
Inevitabile un cenno da parte di Mattarella alla guerra in Ucraina, che sta fortemente condizionando le relazioni internazionali, dal punto di vista economico e non solo.
Il conflitto ha mostrato anche un suo pericoloso volto sul terreno delle relazioni economiche globali. In tale contesto sono certo che il corpo diplomatico continuerà a facilitare quell'azione di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico in cui siamo fortemente impegnati e ad accompagnare al tempo stesso la proiezione esterna del nostro sistema produttivo, da cui tanta parte della nostra prosperità futura dipenderà.
Il presidente della Repubblica ricorda come "l'aggressione brutale della Russia ai danni dell'Ucraina" abbia messo in discussione il diritto internazionale, ossia "le regole sulle quali abbiamo fondato la nostra pacifica convivenza".
Alla diplomazia spetta in questo momento storico proprio il difficile compito di tutelare questo patrimonio faticosamente conquistato, che trova i suoi baluardi nel processo di integrazione europea e nel sistema multilaterale rappresentato dalle Nazioni Unite, nonché nel nostro saldo collocamento nel quadro dell'Alleanza atlantica.
Alla Farnesina la Conferenza degli ambasciatori, Mattarella: "Diplomazia punto di riferimento per i connazionali all'estero"
Sergio Mattarella ha colto l'occasione per ringraziare il personale della Farnesina "per l'incessante lavoro a favore dei nostri connazionali all'estero". Un tema particolarmente caro al capo dello Stato, che più volte si è già espresso negli ultimi mesi sul tema della fuga di cervelli all'estero.
Mi riferisco tanto alle collettività storiche, presenti in tante parti del mondo, quanto alle comunità più recenti, spesso composte da giovani ragazze e ragazzi altamente qualificati e che grazie al loro impegno contribuiscono ad offrire un'immagine positiva e dinamica del nostro Paese. Per tutti loro la rete diplomatico-consolare resta un punto di riferimento fondamentale ed insostituibile.
Il presidente ha chiuso il proprio messaggio di ringraziamento dedicando un pensiero a chi lavora per la diplomazia anche nei contesti più critici.
Desidero rivolgere il sentito ringraziamento della Repubblica al personale della Farnesina che opera in contesti di crisi e in particolare a quanti oggi prestano servizio a Kiev in condizioni di gravissimo rischio e disagio.
Un ultimo cenno va in proposito della situazione in Iran di queste settimane, che "supera ogni limite e non può in alcun modo essere accantonato".
Al centro del nostro sistema di valori c'è la dignità umana e il rispetto della persona, che oggi vediamo invece in tante parti del mondo calpestati.